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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Era in Marocco per il lockdown: l'ultimo dei narcos arrestato appena sbarcato in Italia

E' l'ultimo membro di un sodalizio di trafficanti costituito da tre diverse bande criminali

E' stato arrestato nel porto di Genova l'ultimo ricercato in una complessa indagine anti droga dei carabinieri di Legnano (operazione Boxes) che ha sgominato tre diverse bande criminali con il maggior numero di arresti effettuato nella notte tra il 6 e il 7 maggio. L'ultimo uomo, il 34enne marocchino Y.B., era ancora ricercato.

Le bande lavoravano nell'ambito dell'asse Novara-Turbigo-Legnano rifornendo di cocaina l'Alto Milanese nonché varie altre province (Varese, Mantova, Reggio Emilia). Il primo gruppo di spaccio era capeggiato da un 33enne di Legnano, soprannominato Kojak, che dava ordini alla moglie 29enne (Commessa), al padre 57enne (D'Artagnan) e ad altri due soggetti, Padrino e Mongolese. Come si intuisce, i malviventi si chiamavano con soprannomi particolari. 

A questo gruppo di malviventi i carabinieri, a fine maggio e dunque qualche settimana dopo gli arresti, hanno sequestrato 212 mila euro in contanti, nascosti in una cassetta di sicurezza di una banca a Legnano, dopo che durante le indagini erano già stati sequestrati 105 mila euro riconducibili a Kojak e ai suoi gregari.

Il secondo gruppo aveva base nel Novarese e, come capo, il 30enne Gigante: i carabinieri hanno arrestato lui e la moglie, scoprendoli mentre consegnavano la droga a Turbigo a un 38enne detto Mulo che, con il padre di 59 anni (Netturbino) e la madre 58enne (Vedetta), costituiva il terzo gruppo di trafficanti. 

Bloccato in Marocco per il lockdown

Durante le indagini il 38enne soprannominato Mulo era stato notato con una Ford Kuga che l'uomo aveva ceduto a Y.B., il marocchino ancora ricercato. Questi, soprannominato dai militari Boutique perché, come attività di copertura, aveva un furgoncino con cui vendeva abbigliamento nei mercati, effettuava ingenti consegne di cocaina ricevuta dal Mulo. All'inizio di maggio, durante gli arresti, l'uomo si trovava in Marocco, "bloccato" per il lockdown dovuto all'emergenza sanitaria da Covid-19.

Ma il 18 giugno era partito in nave da Tangeri per Genova: allo scalo a Barcellona l'Interpol, avvisata, ha verificato che l'uomo non fosse sceso: viaggiava infatti con una Opel Insigna ancora stivata in nave. Così a Genova è scattato il blitz per bloccarlo, insieme alla polizia di frontiera. Militari e agenti hanno aspettato all'uscita dei veicoli incolonnati e, quando hanno individuato la Opel, lo hanno arrestato. 

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