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Cronaca

Sei tonnellate di droga vendute tra Italia, Spagna e Germania

Tra i narcos coinvolti, Rosario D'Onofrio, il procuratore capo degli arbitri italiani

57 persone indagate per aver movimentato oltre sei tonnellate di droga tra Italia, Germania e Spagna. Questo l'esisto dell'operazione della guardia di finanza di Milano, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura.

Tra i 57 indagati - italiani, spagnoli e albanesi, di cui uno con precedenti per associazione mafiosa - anche Rosario D'Onofrio, procuratore capo dell'Aia (Associazione italiana arbitri). L'inchiesta, condotta col supporto del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata, ha permesso di ricostruire l'attività di due gruppi criminali, in grado di movimentare oltre sei tonnellate tra marijuana e hashish, in un solo anno.

Gli investigatori hanno scoperto come le due associazioni di narcos usassero vaste, capillari e articolate reti logistiche, creando società di comodo e ricorrendo a spedizioni di copertura, per rifornirsi, trasportare, stoccare e distribuire la droga; comunicassero attraverso chat criptate; e si avvalessero di sistemi extra bancari (come l'hawala) per trasferire i soldi ottenuti vendendo gli stupefacenti.

Lo scorso novembre già 42 degli indagati erano stati colpiti da misure cautelari. Ora le indagini hanno permesso di scoprire un altro gruppo attivo nel narcotraffico. Al vertice di quest'ultimo due fratelli italiani che, con l'aiuto di un parente e altri sodali, sin dal 2014 avevano gestito l'importazione di ingenti quantità di marijuana e hashish in Italia, spedendo bancali con carichi di copertura e sfruttando un'organizzazione articolata che operava in Spagna e nel nostro Paese. In corso le perquisizioni a Milano e Monza Brianza, anche con l'ausilio dei cani antidroga, per cercare il contante provento del narcotraffico.

 

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