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Cronaca

Regolamento edilizio, De Cesaris: "Non faremo gli espropri proletari"

Il vicesindaco promette che le requisizioni e gli interventi diretti su edifici abbandonati da più di cinque anni vi saranno solo se la proprietà "erigerà un muro di gomma"

Il nuovo regolamento edilizio di Milano è quasi pronto. Martedì in commissione l'ultima seduta, poi l'approdo in consiglio comunale e il voto. L'ultimo tema discusso è quello che aveva suscitato, nei mesi scorsi, le maggiori perplessità: gli strumenti che il comune si dà per indurre i privati a recuperare immobili abbandonati.

Il comune vorrebbe "obbligare" i proprietari di aree dismesse da almeno cinque anni a recuperarle in un modo o nell'altro. E in caso di rifiuto, potrebbero scattare varie misure: esproprio, requisizione, intervento diretto del comune per riqualificare oppure bando di affidamento a un privato.

Lucia De Cesaris, assessore all'urbanistica, ha difeso la norma: "Non ci sono espropri proletari sugli edifici abbandonati", ha dichiarato in commissione spiegando che a quegli interventi "si arriverà quando la proprietà continua a non rispondere e ci troviamo di fronte a un muro di gomma".

Ha poi aggiunto che i piccoli proprietari "sono ben contenti di demolire e congelare le volumetrie prima di arrivare al fallimento", mentre, sempre secondo la De Cesaris, i "veri inadempienti sono le grandi proprietà" immobiliari, che lasciano proprietà fatiscenti mentre chiedono di poter effettuare nuovi interventi edilizi.

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