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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Egiziano non sarà estradato: "Nel suo Paese clima di guerra civile"

La decisione è stata presa dalla corte d'appello di Milano

Un cittadino egiziano, di religione cristiano-copta e quindi appartenente a una minoranza, non verrà estradato nel suo paese a causa dello "stato di estrema tensione" e per il clima "di guerra civile". Lo hanno stabilito i giudici di Milano respingendo la richiesta d'estradizione avanzata nel 2012 dal governo di Mohamed Morsi nei confronti di M.M.B., condannato definitivamente a tre anni di carcere e a 100mila euro di sterline egiziane di multa per truffa e riciclaggio, reati da lui commessi tra il 2004 e il 2006. La decisione della quinta corte d'appello di Milano, presieduta da Marta Malacarne, è di tre settimane fa.

L'estradizione era stata accolta in appello ma bocciata con rinvio dalla cassazione e ora, tornata in appello, bocciata per le vicende egiziane. E' in particolare l'appartenenza alla minoranza cristiano-copta, si legge nella decisione, a destare preoccupazione. Tale minoranza è "fatta oggetto di gravi attacchi e violenze non controllate, non controllabili o addirittura agevolate da parte delle istituzioni o di sue articolazioni".

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