Di studenti stranieri, le università milanesi ne possono vantare tutto sommato non pochi. Segno di internazionalizzazione nei fatti, per gli Atenei della nostra città. Ma è la prima volta che studenti stranieri sono stati eletti in un organo rappresentativo. Studenti cinesi, per la precisione.

Questo grazie alla lista Unilab-Unimi, di ispirazione laico-liberale, che ha candidato dieci studenti cinesi (su dieci nomi totali) alle elezioni per il dipartimento di Mediazione linguistica e culturale, che si sono svolte il 19 maggio insieme a tutte le altre elezioni, dal Senato accademico in giù.

E poiché la lista è arrivata quasi a pari merito con UniSì (di ispirazione di sinistra), l'elezione di alcuni di loro è sicura. Il consiglio di dipartimento sarà quindi internazionale, in un corso di laurea che - secondo le cifre ufficiali - coinvolge qualcosa come 200 studenti orientali su quasi 3 mila.

La scelta di Unilab di aprire la lista agli studenti cinesi è dettata anche da una necessità concreta, come spiega il Giorno. La Statale ha diversi studenti provenienti dalla Cina attraverso uno specifico accordo tra i due Paesi, tuttavia la differenza linguistica e culturale provoca spesso problemi concreti di vita quotidiana, come padroni di casa che approfittano di viaggi in Patria per cambiare la serratura e "sparire", o - peggio, forse - connazionali truffatori che li convincono a servirsi di loro (pagando fior di euro) per aiutarli nelle pratiche amministrative.

La candidatura e l'elezione potranno servire a focalizzare meglio l'attenzione sui problemi degli studenti universitari stranieri a Milano. Non solo della Statale ma di tutti gli Atenei.