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Cronaca Duomo / Via Festa del Perdono

Incidente sul lavoro all'Università Statale di Milano, morto Enrico Pantoni

L'uomo è morto dopo diversi giorni di agonia

Non ce l’ha fatta Enrico Pantoni, l’operaio di 65 anni residente a Torano Nuovo, in provincia di Teramo, rimasto vittima dell’ennesimo grave infortunio, accaduto mercoledì 14 luglio nella biblioteca Crociera della Statale, in via Festa del Perdono a Milano, dove si trovava appunto per una trasferta di lavoro: è deceduto dopo tre giorni di agonia, sabato 17 luglio, all’ospedale Policlinico Maggiore, dov’era stato condotto in condizioni disperate. Come da prassi, la Procura di Milano ha aperto un procedimento penale iscrivendo nel registro degli indagati il datore di lavoro e ha disposto l’autopsia. Sale dunque a due morti bianche nel giro di un paio d’ore il tragico bilancio di una giornata nera per il capoluogo lombardo: sempre nel pomeriggio dello stesso 14 luglio, a Peschiera Borromeo, aveva perso la vita anche il sessantottenne Gian Pietro Rota, schiacciato dal pianale del suo carro attrezzi mentre stava caricando un furgone.

Pantoni era dipendente della Cam Impianti srl, impresa di Colonnella, sempre nel Teramano, che opera nel settore degli impianti tecnologici e che aveva in appalto alcuni lavori impiantistici nella biblioteca dell’Università Statale, tra cui quelli per l’ammodernamento della rete dati. L’addetto, che non soffriva di alcuna patologia particolare, stava operando all’interno di una stanza su di un trabattello a circa due metri di altezza quando all’improvviso è caduto rovinando malamente a terra. Soccorso dai sanitari del 118, prontamente allertati, il lavoratore è stato trasportato d’urgenza al Policlinico Maggiore di Milano in stato di coma, ma nello schianto al suolo ha riportato politraumi troppo gravi, tra cui una frattura cranica chiusa con lacerazione cerebrale, e nonostante tutti i tentativi da parte dei medici di salvarlo, sabato 17 luglio è spirato: non ha mai ripreso conoscenza.

Enrico Pantoni lascia in un dolore immenso la moglie Giuliana, quattro tra fratelli e sorelle e i nipoti a cui era molto legato. I suoi cari, per essere assistiti e per fare piena luce sulle cause e sulle responsabilità dell’incidente, attraverso il consulente legale Mario Masciovecchio, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, in collaborazione con l’avvocato del Foro di Milano Maria Laura Bastia.

Il Pubblico Ministero della Procura Meneghina, Mauro Clerici, infatti, ha subito aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo a carico del legale rappresentante del Cam Impianti. Il magistrato ha altresì disposto la perizia autoptica per chiarire le cause della morte dell’operaio e, in particolare, se abbia accusato un malore prima della caduta, fermo restando che non sarebbe comunque dovuto precipitare dal trabattello, o se il decesso sia stato dovuto esclusivamente ai traumi del violento impatto al suolo.

L’incarico al consulente tecnico indicato dal magistrato sarà conferito lunedì 26 luglio, alle ore 8, presso il civico obitorio di Milano, dove a seguire si svolgerà l’esame: alle operazioni peritali parteciperà anche Marco Filippo Scaglione, come consulente tecnico medico legale di parte per la famiglia del lavoratore messo a disposizione da Studio3A. Una volta eseguita l’autopsia e ottenuto il nulla osta dall’autorità giudiziaria, i familiari potranno fissare la data dei funerali che si svolgeranno presso la Chiesa Madonna di Lourdes di villa Bizzarri di Torano.

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