Sospetto terrorismo, espulsi due islamici che vivevano nel Milanese
Inneggiavano a messaggi radicali jihadisti. Frequentavano il centro musulmano di viale Jenner
Sono due gli islamici - che vivevano nel Milanese -, su nove persone, espulsi dal governo su disposizione del ministro dell'Interno Angelino Alfano perchè ritenuti "pericolosi per la sicurezza nazionale".
Uno di questi è un marocchino, manovale, molto attivo sui social network dai quali lanciava messaggi radicali in chiave jihadista. E' stato seguito dai Ros (Raggruppamento operativo speciale) dei carabinieri.
A quanto si apprende da fonti investigative, l'uomo, 49 anni, ha risieduto per un periodo anche a Varese, oltre che in altre localita' lombarde, svolgendo lavori saltuari ed era monitorato da tempo dalle forze dell'ordine, assai prima dell'eccidio compiuto nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo. Non e' indagato dalla Procura e si trova in quel 'limbo' di persone ritenute pericolose pur non essendo sospettate di episodi penalmente rilevanti. Il 49enne, che aveva un regolare permesso di soggiorno, non era un radicale 'dell'ultim'ora', e frequentava la moschea milanese di viale Jenner.
Anche l'altro musulmano, espulso tra giovedì e venerdì, viveva nell'hinterland milanese.