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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Chiesti tre anni di carcere per l'ex calciatore Bombardini e il capo ultras dell'Inter

I due sono accusati di estorsione a un imprenditore: lo avrebbero minacciato pretendendo 100mila euro. Ma Bombardini ha sempre respinto le accuse

Chiesti tre anni di reclusione per l'ex calciatore Davide Bombardini e due ultras dell'Inter, tra cui il capo ultras Andrea Beretta, in un processo a Milano per tentata estorsione. I tre sono accusati di avere preteso 100mila euro da un un imprenditore, usando anche minacce e intimidazioni. La richiesta di condanna è stata avanzata dal pm Leonardo Lesti.

Secondo le indagini, Bombardini (con un passato da trequartista in Bologna, Roma e Atalanta) nel mese di novembre del 2018 avrebbe preteso il denaro come saldo di un presunto debito che la vittima avrebbe contratto con lui per l'acquisto di alcune quote della società Milano Procaccini Srl, di cui era socio lo stesso Bombardini.

"Se non mi dai 100mila euro agirò di conseguenza", avrebbe intimato l'ex calciatore all'uomo, il 28 novembre 2018, in presenza dei due ultras. L'uomo, che in realtà pare non avesse alcun debito, si era rifiutato di consegnare il denaro e, a quel punto, gli altri due sarebbero intervenuti, spiegando che i destinatari 'finali' del denaro sarebbero stati loro, creditori di Bombardini, e dunque da quel momento avrebbero preteso in prima persona la somma.

L'imprenditore però si rivolse alle forze dell'ordine, che avviarono le indagini fino al rinvio a giudizio. L'ex calciatore ha sempre respinto le accuse. Quanto a Beretta, a novembre 2022 gli è stata comminata la sorveglianza speciale per un anno e sei mesi. Nel frattempo, dopo l'omicidio di Vittorio Boiocchi, sarebbe diventato il nuovo capo 'generale' della Curva Nord.

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