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Cronaca

Terrorismo: giovane accusato di attentato a Tunisi, udienza per l'estradizione

Si va verso la negazione dell'estradizione

Si è tenuta l'udienza per decidere l'estradizione o meno in Tunisia per il giovane arrestato a Gaggiano (Milano), il marocchino Abdel Majid Touil, considerato dagli investigatori tunisini uno degli organizzatori dell'attentato al museo del Bardo. L'arresto venne eseguito dalle forze dell'ordine italiane senza una indagine interna, come è normale nel caso dei mandati internazionali di cattura.

Tuttavia le evidenze furono immediatamente tutte a favore di Touil, che vive a Gaggiano insieme alla sua famiglia. I registri della scuola d'italiano di Trezzano sul Naviglio da lui frequentata due volte alla settimana, in particolare, dicono che il giovane si trovava in Italia subito prima e subito dopo l'attentato.

Sia il procuratore generale sia l'avvocato difensore di Touil, Silvia Fiorentino, hanno chiesto che sia negata l'estradizione. Il procuratore generale ha motivato la richiesta di negare l'estradizione affermando che in Tunisia, per il reato di terrorismo, è prevista la pena di morte; il legale della difesa ha aggiunto che Touil rischierebbe anche un trattamento inumano in carcere e ha depositato una memoria difensiva del giovane.

Touil si è detto innocente e ha confermato quanto già detto alle forze dell'ordine e ai giudici italiani, ovvero che il suo telefono, la carta sim e il documento gli sono stati requisiti dagli scafisti che lo hanno portato in Italia partendo dalla Libia (il 17 febbraio 2015). L'attentato al museo del Bardo avvenne il 18 marzo 2015. 

Salvo sorprese, si va dunque verso la negazione dell'estradizione. In questo caso il giovane sarebbe libero: ora è detenuto a Opera. La procura di Milano, come è d'obbligo, ha comunque aperto un'inchiesta e potrebbe decidere una nuova misura cautelare.

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