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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Fecondazione eterologa: il Sacco sarebbe pronto a partire. E' il primo ospedale lombardo

Nonostante la Lombardia sia stata obbligata a inserire l'eterologa nei livelli d'assistenza per i quali far pagare soltanto il ticket, nessun ospedale pubblico è ancora partito

L'Ospedale Sacco partirà entro la fine del 2017 con la fecondazione eterologa: è il primo ospedale pubblico lombardo a prepararsi per quello che, ormai da tre anni e mezzo, è un diritto sancito dalla Corte Costituzionale. Lo riferisce Repubblica. La pratica è però ancora all'inizio. E' troppo presto per dare una data di partenza e anche scendere nei dettagli. Ma La notizia è comunque importante perché, in tutti questi anni, la Regione Lombardia è rimasta decisamente "indietro" rispetto al resto del Paese.

Tanto per dire, la Lombardia è stata l'unica Regione italiana a non inserire l'eterologa nei "Lea", Livelli essenziali di assistenza, con costi a carico delle coppie fino a tremila euro, a patto che vi fosse sterilità o infertilità. Una decisione immediatamente contestata da più parti e bocciata dalla giustizia amministrativa, prima dal Tar e poi anche dal Consiglio di Stato, secondo cui è illegittimo che la Regione faccia pagare l'intera prestazione per la fecondazione eterologa e soltanto il ticket per quella omologa.

Nel frattempo il Governo - nel 2016 - ha inserito la fecondazione eterologa nei Lea nazionali, obbligando la Lombardia a fare altrettanto. L'annuncio regionale sull'adeguamento è di gennaio 2017, il ticket doveva essere di circa 500 euro, ma di fatto a ottobre 2017 la fecondazione eterologa negli ospedali pubblici lombardi è una chimera. Ma perché? Semplice: come riporta sempre Repubblica, diversi dettagli (importanti) non sono ancora stati definiti. Per esempio, quanti tentativi fare e fino a che età; farli in ricovero o in ambulatorio. E così via.

E soprattutto dove e come reperire i gameti. Qui la Regione c'entra fino ad un certo punto, il problema principale è che mancano donatori in Italia; ma se alcune Regioni li hanno acquistati dall'estero, sembra che la Regione non lo abbia ancora fatto.

Risultato, i "viaggi della speranza" per le coppie che vogliono sottoporsi all'eterologa continuano. Soprattutto verso la Spagna, con costi ovviamente comunque elevati.

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