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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Piazza Duomo

Prada e Versace: eventi culturali per la "nuova" Galleria Vittorio Emanuele

Le due grandi case di moda, che già hanno finanziato il restauro del "salotto" di Milano, insieme al comune hanno deciso di iniziare una serie di progetti per dare nuova vita alla Galleria

Prada e Versace, le grandi case di moda che hanno finanziato il restauro della Galleria, hanno deciso di dare nuova luce al "Salotto" di Milano.

Le due griffe insieme al comune stanno ipotizzando una serie di eventi culturali collegati sia alla restaurazione che alla storia della Galleria.

«Ci siamo accorti che quello che avevamo in mano - spiegano da Prada - era molto più di un semplice monumento. La Galleria è un’eredità della città, un progetto con una genesi talmente affascinante da meritare un approfondimento. Per questo abbiamo commissionato una ricerca sulla storia di questo grandioso “passaggio commerciale” a due docenti del Politecnico. Con l’idea, poi, di raccontarla al pubblico attraverso una serie di iniziative».

I primi che trarranno beneficio da questa idea sono gli studenti. Divisi in piccoli gruppi, bambini delle elementare, ma anche universitari, da settembre ad aprile 2015, potranno visitare il cantiere e farsi raccontare da tecnici ed esperti il restauro e la storia che ha portato alla costruzione della Galleria, nel 1865.

Le altre idee sarebbero: un sito web dove poter leggere la storia della Galleria e una mostra, il 7 marzo, di immagini per celebrare i 150 anni dall'inizio dei lavori. Il comune deve ancora decidere cosa si potrà o meno realizzare.

Le decisioni saranno prese a settembre, ma l'idea delle due case di moda è quella di dare vita ad un progetto culturale per il quale si sono affidati a Ornella Selvafolta, docente di storia dell’architettura al Politecnico di Milano, e l’architetto Paolo Gasparoli, anche lui professore dell’ateneo e consulente della ditta che porta avanti il restauro, per compilare una ricerca sul «Salotto» milanese.

Per l’indagine, come riporta il Corriere, i professori stanno consultando l’archivio storico civico e la Cittadella degli archivi, a Milano. Presto andranno anche a Fontanelice (Bologna), dove si trovano i documenti di Giuseppe Mengoni, l’architetto bolognese che a 34 anni, nel 1863, ha progettato e poi costruito la Galleria.

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