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Cronaca

Ex Ilva, i pm di Milano ascoltano altri dirigenti ma il fascicolo resta senza indagati

Nella giornata di mercoledì diversi dirigenti dell'acciaieria sono stati ascoltati dai Pm

Dopo le perquisizioni della guardia di finanza negli uffici milanesi, nuovi testimoni sfilano al quarto piano della procura nell'inchiesta sull'ex Ilva affidata ai pm Stefano Civardi e Mauro Clerici, coordinati dall'aggiunto Maurizio Romanelli, che indagano per aggiotaggio informativo e violazione della legge fallimentare. Da quanto si apprende si tratta di dirigenti.

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Rispetto alla prima accusa, presunte false comunicazioni al mercato, i magistrati si stanno concentrando sulle ultime note stampa, anche quella del 15 ottobre con le dichiarazioni dell'attuale amministratore delegato Lucia Morselli. Per la seconda, invece, l'interesse riguarda il "contratto quadro d'affitto" tra l'Ilva in amministrazione straordinaria e le società del gruppo, i rapporti con fornitori e clienti, "con particolare riferimento alla continuità degli ordinativi". 

La procura sta lavorando anche sui prezzi delle materie prime praticati "negli acquisti infragruppo" che, secondo gli inquirenti, potrebbero essere stati gonfiati erodendo il patrimonio Ilva. Secondo i commissari straordinari, il gruppo franco-indiano ha "ricevuto un magazzino del valore di 500 milioni di euro", che avrebbero esaurito senza procedere ad alcun ulteriore acquisto. 

I pm hanno anche aperto un'inchiesta per violazioni fiscali relativa ad una società che avrebbe operato commercialmente in Italia per il gruppo, tra il 2013 e il 2014, ma avrebbero occultato al fisco per pagare meno tasse in Lussemburgo. Al momento il fascicolo resta un 'modello 44', cioè senza indagati.

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