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Expo 2015 Vialba / Via Cristina Belgioioso

Expo 2015: appalti "pilotati" a favore delle cooperative rosse

Coinvolti lavori per la piastra dell'Expo e per almeno 10 padiglioni di Paesi partecipanti

Risolto il caso dell'intercettazione al Senato di Primo Greganti, ex funzionario del Partito comunista coinvolto - nei primi anni '90 - in Mani Pulite e ora arrestato per gli appalti presunti pilotati in Expo 2015 e in altre opere pubbliche della Lombardia. Al presidente del Senato Pietro Grasso, che aveva chiesto alla procura di Milano delucidazioni sulla presenza di Greganti a Palazzo Madama, il procuratore Edmondo Bruti Liberati ha esplicitato che non è stato svolto un servizio di pedinamento nell'istituzione, ma che la presenza si è dedotta dalle celle telefoniche "agganciate" dal numero di Greganti.

Nel frattempo, dalle intercettazioni riferite, emerge che Primo Greganti stesse cercando di dare a diverse cooperative rosse vari appalti: non solo, quindi, quello del valore complessivo di 149 milioni per la "piastra" dell'Expo. Si parla in particolare dei lavori per dieci padiglioni. Addirittura un funzionario della società di gestione, Stefano A., parlando con Angelo Paris avrebbe affermato di avere "minacciato" i responsabili del padiglione della Guinea Equatoriale, al fine di far loro "ordinare i servizi".

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