rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Expo 2015 Duomo / Piazza del Duomo

Expo, troppe code nei padiglioni: si studiano le alternative

Forse scatteranno le visite su prenotazione. La Svizzera lo fa già, distribuendo biglietti con l'orario in cui ripresentarsi

Almeno nei weekend, Expo piace. Non c'è più alcun dubbio, a quasi un mese dall'avvio dell'esposizione universale. Lo testimoniano le code sia ai tornelli sia, soprattutto, per entrare in alcuni padiglioni. Così è successo domenica 24 maggio, complice il bel tempo: un'ora e mezza, un'ora e quaranta minuti di attesa nel pomeriggio per il Padiglione Italia. Mezz'ora per la Colombia, cinquanta minuti per l'austria. 

L'effetto boomerang è evidente: i visitatori che vengono da lontano non si accontentano di visitare pochi e poco "appetibili" padiglioni; sono sicuramente dispiaciuti di dover rinunciare a vedere quelli di cui si parla di più. E possono fare "cattiva pubblicità" al loro ritorno. D'altra parte, l'inizio di un'esposizione è sempre "in sordina" rispetto ai risultati successivi. Il picco di pubblico non è mai all'inizio. Dalla "cabina di regia" ci si interroga: se adesso la situazione è questa, occorre correre subito ai ripari.

Così si sta pensando a vari sistemi per evitare le lunghe code. Tra questi, l'idea di "suggerire" ai singoli padiglioni di far prenotare la visita, in modo da creare "corsie preferenziali". L'altra soluzione è quella di ridurre la lunghezza dei tour interni ai padiglioni, in modo da smaltire più velocemente i visitatori. Nel padiglione giapponese, per esempio, il tour è di circa cinquanta minuti, il che crea un "tappo" e una conseguente coda. La Svizzera (manco a dirlo) ha già risolto in parte il problema, distribuendo biglietti con l'orario a cui ripresentarsi.

Parallelamente si discute sempre di prolungare l'apertura di un'ora, fino a mezzanotte, nei weekend. L'evidenza è favorevole, vista la massa di persone che, di fatto, si riversa in Expo il sabato e la domenica; gli esercenti di Milano sono (com'era da aspettarsi) nettamente contrari, temendo che quell'ora in più tolga loro clienti (c'è da chiedersi se sia possibile). E con gli esercenti il "loro" assessore, Franco D'Alfonso, che oltre alla delega sul turismo e il marketing territoriale "controlla" anche il settore commercio di Palazzo Marino. "Non vedo il motivo per prolungare l'orario", ha dichiarato.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Expo, troppe code nei padiglioni: si studiano le alternative

MilanoToday è in caricamento