Commissione Expo, fumata nera: al centrodestra non piace Palmeri

Per la "commissione expo" si attendeva oggi l'elezione del presidente, in modo che possa rendersi operativa al più presto. C'era un gentlemen agreement sul fatto che il presidente dovesse essere un esponente della minoranza, ma nessun accordo tra centrosinistra e centrodestra sul nome finale.

Oggi pomeriggio la "fumata nera". Il Pd è arrivato in commissione proponendo il nome di Manfredi Palmeri, già presidente del consiglio comunale e candidato a sindaco di Nuovo Polo e Udc. Nome, però, nient'affatto gradito al centrodestra che puntava sull'esponente leghista Alessandro Morelli. E così la Lega e il Pdl hanno chiesto prima una sospensione e poi un rinvio (accordato) dell'elezione del presidente.

Molto duri i commenti di alcuni esponenti del Pdl. Per Andrea Mascaretti "Il terzo polo si dimostra la quarta gamba del centrosinistra", mentre Giulio Gallera sostiene che "se Palmeri accetta la presidenza dimostra di essere organico alla maggioranza". Gallera propone per Palmeri il ruolo di vicepresidente della commissione antimafia, e per risolvere il nodo della commissione expo una riunione con tutti i gruppi di minoranza, compresi Mariolina Moioli (Milano al Centro), Mattia Calise (5 Stelle) e Letizia Moratti.

Ancora più "a gamba tesa" il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli: "C'era un accordo fra maggioranza e opposizione - dice l'ex assessore all'urbanistica - che prevedeva che il presidente di questa commissione fosse un esponente dell'opposizione, indicato dall'opposizione. Quindi o la presidenza sono i 30 denari da pagare al terzo polo o esiste un accordicchio fra maggioranza e terzo polo di natura politica". Masseroli termina facendo riferimento all'assessorato a Bruno Tabacci (Api) e alle voci che danno per certa Barbara Ciabò (Fli) nel cda del Pio Alberto Trivulzio.

Secca la replica di Palmeri: "Per Pisapia - sostiene l'esponente di Fli - non c'è alcun debito da sanare nei miei confronti".