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Expo 2015

Expo 2015, Maroni: "La mafia starà fuori". Confermati gli investimenti

A breve una "white list" di imprese estranee alla criminalità organizzata per gli appalti dell'Expo. E l'ad Sala conferma investimenti: "12 miliardi di euro per cità e regione e altri 1,7 miliardi per il sito espositivo"

"Il ministro Maroni ci ha informato sul contrasto ai tentativi di infiltrazione nei lavori da parte della criminalità organizzata. La prefettura di Milano sta stilando una white list a cui ci si potrà rivolgere e dove saranno indicate le imprese che hanno dichiarato la loro estraneità a rapporti con mafiosi". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi dopo una riunione sui lavori dell'Expo Milano.

GLI INVESTIMENTI - Nelle stesse ore, è stato anche sottolineato come "il governo abbia confermato integralmente gli investimenti per l'Expo 2015". Ad affermarlo é l'amministratore delegato dell'esposizione Giuseppe Sala. "In un momento difficile come questo non aver tagliato gli investimenti è un fatto estremamente significativo" ha aggiunto. Per la realizzazione dell'Expo sono previsti quasi 12 miliardi di euro a livello urbano e regionale (11,8 miliardi) e altri 1,7 miliardi per il sito espositivo.

LA PRESENTAZIONE AGLI STRANIERI - "Il sistema imprenditoriale ha dimostrato di credere concretamente nell'Expo 2015 e si sta già impegnando anche nella sua promozione internazionale". Ad assicurarlo è la presidente dell'Expo 2015, Diana Bracco, vicepresidente di Confindustria e della Camera di Commercio di Milano. "A breve - ha detto Bracco nel corso della presentazione del'Expo agli ambasciatori a Villa Madama - saranno organizzati incontri bilaterali in Italia e all'estero con operatori economici stranieri per far sì che le imprese degli altri paesi comprendano le opportunità di business e si impegnino a stimolare i rispettivi governi a investire nella partecipazione all'Expo".

L'ATTENZIONE DEI SINDACATI - Sempre sul tema della collaborazione, Bracco ha ricordato "l'importante protocollo d'intesa siglato già lo scorso anno tra Expo e i sindacati per sancire la volontà comune di favorire tutte le necessarie intese in materia di relazioni industriali, regolarità nei rapporti di lavoro, sicurezza dei lavoratori, valorizzazione del capitale umano. Un accordo che contribuirà anch'esso a creare i presupposti perché l'Expo sia un grande successo". "Il comparto delle industrie alimentari italiane - ha detto ancora Bracco richiamandosi ai temi dell'Expo, 'Nutrire il pianeta, energia per la vita' - primeggia non soltanto per la varietà delle produzioni tipiche e regionali ma anche sul piano della qualità, delle innovazioni nella filiera, della ricerca e della sicurezza alimentare. la nostra industria alimentare è in grado di mettere le proprie competenze e tecnologie a disposizione di tutto il mondo, a cominciare dai Paesi in via di sviluppo".

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