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Expo 2015 Tortona / Via Tortona

Via Tortona, l'idea del "Fuori Expo": "Bisogna sbrigarsi, gli altri corrono"

Carlo Montalbetti: "Mentre noi cambiamo presidenti, gli altri corrono: Shanghai ha fatto un metrò e Smirne finito le infrastrutture". L'idea è quella di rendere via Tortona "Fuori Expo 2015"

Un 'Fuori Expò' sul modello del Fuori Salone che ogni anno anima la città in occasione della settimana del design, un 'turismo di quartierè che possa far conoscere le zone meno battute, il sistema delle 'Case dell'Expò per realizzare momenti di dibattito. Sono i temi emersi nell'incontro «Dal Fuori Salone al Fuori Expo: un'opportunità per rinnovare la città» organizzato dall'associazione Tortona area lab a cui sono intervenuti, oltre al presidente dell'associazione Uberto Cajrati Crivelli, l'imprenditore Arturo Artom, il docente di Design del Politecnico Luca Fois, il presidente dei comitati milanesi Salvatore Crapanzano, il consigliere del Nuovo Polo Carlo Montalbetti e Claudio Santarelli (Pdl), vicepresidente del consiglio comunale.

Arturo Artom ha presentato il progetto Casa Expo: «Alla base di questa idea c'è la volontà di far aderire i paesi all'Expo, sono già 23 diversi paesi e man mano che questi aderiscono, Assolombarda contatta le diverse associazioni collegate al paese, con la speranza che queste affittino dei locali per creare ad esempio una Casa-Berlino e animare così le giornate. C'è la speranza di creare un centinaio di Case che possano gestire eventi collaterali, animare incontri o far assaggiare prodotti tipici. Ci sarà così tanto 'casino organizzatò che si scardineranno tante regole che porterà in città molti turisti. Turisti che poi andranno in Expo». Luca Fois, ha affermato: «Le Case dell'Expo sono come un tappo che si toglie all'energia della metropoli. Si deve creare un sistema-città per permettere a quello che esiste di uscire. A volte problemi di comunicazione stentano a far emergere tutto quello che c'è sul territorio, ma, non è che dobbiamo copiare il Fuori Salone ma riprendern il metodo di lavoro».

Salvatore Crapanzano ha allargato la questione: «La capacità imprenditoriale del privato è un dato di fatto e la zona Tortona è un esempio di questo. Ma l'idea di collaborare con l'amministrazione comunale è valida solo se questa c'è. Creare per la città 10 via Tortona per 6 mesi può portare dei problemi di gestione, di trasporto, di code e l'amministrazione ci deve essere per affrontarli. Mancano ancora 4 anni ma i 3 passati sono stati buttati. Questo è un elemento da affrontare in anticipo dall'amministrazione che deve dimostrare di avere capacità d'ascolto e di guida».

Carlo Montalbetti ha invece messo in guardia: «Non dobbiamo perdere questa grande occasione di Expo. Nei 2 anni che abbiamo passato a cambiare presidenti, Shanghai ha realizzato una metropolitana e Smirne il 90% delle infrastrutture che aveva bisogno per l'Expo. Noi abbiamo vinto solo grazie a una felicissima idea dell'allora sindaco di Milano e della felicissima collaborazione del Governo Prodi. Un sindaco di centrodestra e un Governo di centrosinistra hanno lavorato insieme con successo e lo stesso bisogna fare ora. Un punto importante è la rivalorizzazione dei distretti. Questo di via Tortona è un modello realizzato grazie a privati. Dentro a questo sviluppo si è poi inserito qui il Fuori salone. L'amministrazione comunale dovrebbe fare di questo distretto un modello perchè ha già tutto quello che serve, esperienza, soggetti, spazi. I distretti sono da rivalorizzare con il turismo di quartiere, facendo conoscere zone della città bellissime ma non visitate. Questa idea si legherà benissimo a quella delle Case. Infine, Expo non funziona se non c'è sotto l'entusiasmo della comunità e l'amministrazione ha il compito di dare continuità a questo entusiasmo e non creare delusione».

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