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Venerdì, 29 Marzo 2024
Expo 2015

Area Expo: per costruzione e gestione capicordata stranieri e architetti italiani

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Sono due i colossi internazionali che si contenderanno la costruzione e la gestione (per novantanove anni) del post-Expo: LendLease (Australia) e Stam Europe (Francia), alla guida di altrettante cordate di costruttori e di finanziatori. Lo riferisce Repubblica. Ha invece rinunciato Coima, la società di Manfredi Catella, la cui nuova sede è stata appena finita di costruire a Porta Nuova.

Campus Statale ad Expo, ecco come sarà

L'area di Expo in futuro potrebbe arrivare ad ospitare cinquantamila persone tra l'Human Technopole (circa mille e cinquecento ricercatori e dipendenti), il nuovo ospedale Galeazzi (novemila persone tra pazienti, familiari, medici, infermieri e dipendenti), la Statale (duemila docenti, diciottomila studenti) e tutte le aziende che avranno una sede lì. 

Il vincitore della gara si occuperà di costruire e gestire proprio la parte delle aziende. Per il momento una cinquantina di notissimi marchi si è candidata o ha fatto sapere di essere interessata ad avere una sede in Area Expo, da Bayer a Altagamma, da Novartis a Abb. Ma come verrà deciso il vincitore? A deciderlo sarà una commissione composta tra gli altri da docenti del Politecnico e della Bocconi, presieduta dal presidente della società Arexpo (proprietaria dell'area) Giovanni Azzone. I tempi dovrebbero essere ristretti: si parla di novembre 2017.

Se sono straniere le aziende capo-cordata, sono italiani gli architetti già scelti da entrambi. Per Stam Europe è in campo Massimo Roj dello studio Progetto Cmr, mentre per LendLease c'è Carlo Ratti. 

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