Expo 2015: allarme sui prezzi degli hotel
La preoccupazione di Sala (commissario unico) e Eiarque (Explora)
Fino a qualche anno fa, quando la Fiera "storica" era attiva, il concetto di alta stagione a Milano, per i prezzi degli hotel, era legato proprio al calendario fieristico. Più che di alta stagione si sarebbe dovuto parlare di picchi di giornata o di weekend. I prezzi variavano infatti a seconda dell'appuntamento fieristico della settimana.
Poi, smantellato del tutto il vecchio quartiere, ridotto ai padiglioni di FieraMilano City, i prezzi degli hotel sono tendenzialmente diventati più accessibili. Ne ha risentito positivamente il turismo più "di massa": ormai a luglio e agosto a Milano vengono tanti visitatori dall'estero.
Con Expo 2015, però, è "allarme". Il timore è che i prezzi stiano schizzando verso l'alto, fino a diventare inaccessibili per molti. L'allarme viene direttamente da Giuseppe Sala, commissario unico di Expo, e da Josep Eiarque, direttore generale di Explora Tourism. Secondo Sala, i tour operator avrebbero già "protestato" affermando di non riuscire a chiudere contratti per pacchetti di notti a Milano, perché alcuni hotel hanno già ritoccato i prezzi (troppo) all'insù.
Da Confcommercio hanno già risposto: ai loro associati 'consigliano' aumenti non superiori al 30%. Ma l'assessore al turismo e commercio Franco D'Alfonso ha precisato - al Corriere - che di fronte a standard elevati di qualità, i prezzi dovranno essere proporzionati. Nel contempo, a Milano è aumentata - ha spiegato sempre D'Alfonso - l'offerta di accoglienza a basso costo, come ostelli (che sono aumentati in numero) e bed and breakfast, che però devono tenere chiuso almeno 90 giorni all'anno per legge.
Explora si sta impegnando con la strategia sulla trasparenza dei prezzi: stimerà una forchetta che i turisti di Expo saranno intenzionati a pagare e la renderà pubblica. Secondo Eiarque, il visitatore medio di Expo è la famiglia, non l'uomo d'affari, per cui occorre prestare molta attenzione all'argomento dei prezzi per evitare che l'immagine di Milano ne esca come di una città eccessivamente cara.