La piattaforma multimediale della Rai dedicata all'Expo 2015 avrà il suo quartier generale non a Milano, come sarebbe lecito attendersi, ma a Roma. Una decisione quantomeno strana, che fa muovere anche la politica cittadina.

La società di gestione dell'esposizione universale aveva stretto un accordo con la Rai per cinque milioni di euro. In cambio la Rai fornirà una piattaforma completa, che va dalla televisione alla radio ai social network, per una penetrazione a 360 gradi come del resto oggi si fa sempre. La previsione è quella di realizzare programmi e contenuti "ad hoc", da ospitare nei palinsesti di varie emittenti Rai e nei social network.

E appunto sarà Roma il "centro" di tutto questo. Non ci sta Lamberto Bertolé, che a Palazzo Marino guida il gruppo del Partito democratico: "La scelta della Rai stupisce. Si poteva invece approfittare di Expo per valorizzare la sede milanese di corso Sempione". Anche Luca Gibillini, consigliere comunale di Sinistra ecologia e libertà, protesta: "La scelta della Rai è una contraddizione. Expo sarà a Milano e coinvolge investimenti pubblici e privati di Milano. E' nata e vive come promessa di sviluppo di questo territorio".