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Expo 2015 Rho

Expo, passata una lunga estate di sforbiciate: cosa rimarrà?

Expo, i tagli di questa estate hanno ridimensionato l'originale progetto "boeriano". Le idee sulle "vie d'acqua" saranno limitate. Che cosa rimarrà e che cosa non ci sarà più

La società Expo spa ha tagliato ancora i costi dell'importante manifestazione mondiale prevista per il 2015. Ma cosa rimane dell'imponente e innovativo progetto di Boeri? Un progetto dimezzato, dei tre miliardi di investimenti promessi da Milano al Bie francese all'atto della vincita sulla turca smirne restano poco meno di metà. Da questa primavera ad oggi - "grazie" alla crisi economica - il budget è passato da 1 miliardo e 746 milioni di euro a 1 miliardo e 450. Un taglio di 300 milioni.

Il più importante taglio portato a termine è quello riguardante le vie d'acqua. Un importante progetto scenico che consente alle acque del canale Villoresi di entrare nel sito Expo, formare un lago artificiale per poi defluire nella darsena. Il progetto viene ridotto di ben 115 milioni (da 290 milioni a 175). Un taglio che porterà alla realizzazione in estrema economia del progetto. Tagli anche per il "Villaggio Expo", un progetto residenziale che avrebbe portato i proprietari delle aree a costruire un intero villaggio per ospitare i commissari dei paesi ospiti durante la manifestazione e che ne sarebbero ritornati in possesso una volta terminata l'esposizione universale. Non si farà, i commissari alloggeranno negli alberghi convenzionati.

Non vengono toccati - invece - gli ottanta ettari di verde, canali e piste ciclabili: il vero lascito dell'expo alla città di Milano. Resiste soprattutto la risistemazione della Darsena, il porto di Milano. Un progetto che finalmente porterà un luogo simbolo di Milano ai suoi antichi splendori.

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