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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Buccinasco / Viale della Resistenza

La fabbrica milanese degli orrori per produrre gli abiti delle grandi marche (con un neonato)

Scoperto un laboratorio di pelletteria abusivo a Buccinasco: oltre 20 lavoratori in condizioni pietose

Nessuno ha saputo spiegare quali fossero lo stipendio o i turni di lavoro. Nessuno ha saputo chiarire perché lì, a due passi dalle postazioni di lavoro, ci fosse un neonato. Nessuno ha potuto negare che in quella sartoria di legale ci fosse praticamente nulla. Gli agenti della polizia locale di Buccinasco sono intervenuti nei giorni scorsi in un capannone in viale della Resistenza, scoprendo quello che in una nota viene definito "un laboratorio di pelletteria abusivo" nel quale lavoravano oltre venti cittadini cinesi 

Il titolare, un 40enne anche lui di origini cinesi residente a Milano, è stato denunciato per il reato di sfruttamento del lavoro, caporalato, e di occupazione di clandestini. A suo carico - ha fatto sapere il comune di Buccinasco - saranno anche applicate le sanzioni previste per l’occupazione irregolare dei dipendenti. Lui stesso ha spiegato che "l'attività di lavorazione dei pellami veniva svolta per conto di griffe rinomate e costose che approfittano dell’importante domanda di lavoro dei laboratori cinesi in tutta Italia per imporre prezzi molto bassi, che si ripercuotono sulle condizioni di lavoro, con l’omissione anche delle basilari norme di sicurezza e igiene".

E in effetti di omissioni nel laboratorio gli agenti ne hanno certificate tante. I dipendenti - tra cui tre risultati irregolari in Italia - erano in gran parte in nero e i macchinari erano "privi delle più elementari misure di sicurezza". Inoltre sui tavoli da lavoro erano presenti cibo e altri effetti personali che hanno fatto supporre anche l’assenza di pause per il riposo e il pranzo, mentre al primo e secondo piano gli uffici amministrativi erano stati trasformati in camere da letto con materassi per terra, rifiuti e resti di cibo ad "accogliere" anche dei bambini, tra cui un neonato. 

“Ringrazio il personale della polizia locale di Buccinasco per l’attento controllo del territorio che ha permesso di far emergere una situazione di grave precarietà con una ventina di lavoratori, tutti di nazionalità cinese, evidentemente sfruttati e costretti a lavorare e vivere negli stessi locali, senza alcuna sicurezza, tra i rifiuti e in condizioni igieniche intollerabili - ha sottolineato il sindaco, Rino Pruiti -. Una situazione inaccettabile, grave soprattutto per la presenza di bambini piccoli tra cui un neonato”.

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