Corona assolto per i soldi nel controsoffitto, ma il re dei paparazzi resta in carcere
La procura generale non ha presentato ricorso in cassazione sull'imputazione
Fabrizio Corona è stato assolto in via definitiva dall'accusa di intestazione fittizia di beni per la vicenda dei circa 2,6 milioni di euro trovati parte nel controsoffitto di una sua abitazione e parte in Austria, circostanza che nell'ottobre del 2016 lo aveva riportato in carcere. La procura generale, infatti, non ha presentato ricorso in cassazione sull'imputazione che era caduta in primo grado e in appello. Nello stesso processo a Milano, invece, l'ex "Re dei paparazzi" era stato condannato in secondo grado a sei mesi — in primo grado era un anno — a causa per un illecito fiscale su una cartella esattoriale che nulla aveva a vedere con i contanti.
La difesa di Fabrizio Corona, invece ha presentato ricorso alla Suprema Corte contro la condanna per il reato fiscale: l'udienza è stata fissata per il 9 luglio 2019.
Nel frattempo resta in carcere l'ex agente fotografico: Corona era stato arrestato il 28 marzo per una serie di violazioni dell'affidamento terapeutico che aveva ottenuto per curarsi dalla dipendenza da cocaina.