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Gli avvertimenti della questura contro gli stupratori: ma è un falso

L'email, firmata dalla questura, avverte su possibili metodi usati dagli stupratori per adescare le ragazze: c'è il trucco del bimbo smarrito o delle uova sull'auto. Peccato che sia tutto falso: la questura non ne sa nulla

“Da questura di Milano, un consiglio!!!”. E’ così che inizia un’email falsa che da mesi gira su internet descrivendo possibili metodi per violentare le donne. L’email termina con la firma e il numero della signora Cinzia E. Prandini, dell’ufficio personale della questura di Milano. Peccato che l’ufficio e la stessa Prandini non siano i creatori dell’email.

Anzi, contattati per telefono da MilanoToday, specificano come da mesi ricevano telefonate chiedendo spiegazioni. In realtà è una bufala, fatta girare da ignoti. Purtroppo non possono fermarla: l’unica cosa in loro potere è avvisare chi li contatta. Il contenuto dell’email è semplice: si elencano dei modi con cui le donne vengono isolate e poi aggredite.

C’è, per esempio, il metodo “bimbo che si è perso”. Questo trucco fa leva sul senso materno delle donne. Un bimbo piccolo si avvicina alle donne in strada dicendo che si è perso. Lui dice dove abita, e la buona samaritana lo accompagna a casa. Il bimbo porta la malcapitata, invece, da degli uomini o ragazzi che vogliono solo farle del male.

Magari l’email è stata anche scritta con l’obbiettivo di allertare le donne in generale sui pericoli che le circondano. Però rimane il fatto che finge d’essere stata scritta dalla questura di Milano. E’ l’ennesima bufala che grazie al tasto “inoltro” fa il giro d’Italia. Un po’ più di attenzione, quindi non solo quando si è da sole in strada, ma anche quando si apre la posta elettronica. E se si trova un bimbo per strada che dice di essersi perso, magari è veramente così. Se non si vogliono correre rischi basta portarlo dalla polizia, ma non lasciatelo in mezzo alla strada.

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