Gioielli venduti come d'argento, ma era semplice bigiotteria
Dieci denunciati, 13 milioni di bigiotteria sequestrata: l'indagine partita da un controllo in negozi di Milano
Vendevano oggetti preziosi in argento, contrassegnati dalla sigla "925" tipica del cosiddetto Sterling Silver (92,5% argento, il resto rame): ma il prezzo era troppo basso. Così la guardia di finanza si è insospettita e ha controllato gli oggetti, venduti in negozi del centro di Milano. E ha appurato che si trattava di semplice bigiotteria.
In tutto sono stati sequestrati più di 13,5 milioni tra monili e braccialetti, per un valore di circa 10 milioni e mezzo di euro, in parte rinvenuti nei negozi controllati e in parte in alcuni magazzini di stoccaggio. I finanzieri hanno denunciato dieci persone e hanno sequestrato due immobili in Campania, compresi i macchinari e anche 400 chili di rifiuti speciali (non pericolosi) dovuti agli scarti di lavorazione.
La banda era ramificata in Lombardia e a Prato, Roma, Viterbo e Napoli. I monili contraffatti erano prodotti in Cina e importati in italia.