rotate-mobile
Cronaca

Falsi permessi di soggiorno: arrestato anche agente di polizia penitenziaria

Tre gli arrestati: si facevano pagare fino a 5mila euro e promettevano di regolarizzare extracomunitari clandestini

Fabbricavano false documentazioni per gli immigrati privi del permesso di soggiorno, ricevendo denaro per questa attività illegale: per questa ragione i carabinieri hanno arrestato tre uomini lunedì mattina: due fratelli di origine egiziana e un agente di polizia penitenziaria di 49 anni.

Secondo le indagini, il "prezzo" da pagare per la regolarizzazione poteva arrivare da 1.500 a 5mila euro. Ma in realtà il risultato non arrivava: è per questo che alcuni cittadini extracomunitari si sono rivolti ai carabinieri di Magenta.

Sembra che almeno 200 persone avessero chiesto, dietro compenso, i servizi del trio per uscire dalla clandestinità, per un giro d'affari illecito stimato in circa 500 mila euro.

L'agente di polizia penitenziaria intascava la maggior parte dei proventi e si faceva "garante" presso gli immigrati, in modo che si fidassero. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione trovando vario materiale per produrre falsi documenti, soprattutto domande di richiesta del permesso di soggiorno che in realtà non sono mai state consegnate alle autorità preposte.

L'agente, un graduato, oltre a essere ritenuto il ''promotore'' dell'iniziativa truffaldina, si faceva anche da garante di fronte agli immigrati procacciati dai suoi due complici, un imbianchino e un muratore irregolari che ricevevano solo una parte dei guadagni che invece finivano per la maggior parte in tasca all'italiano, sui cui conti correnti è stata trovata una cifra rilevante. Le sue generalità - hanno riferito i carabinieri - non sono state fornite per ordine della magistratura.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Falsi permessi di soggiorno: arrestato anche agente di polizia penitenziaria

MilanoToday è in caricamento