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Giovedì, 25 Aprile 2024
I soccorsi

Una famiglia italiana è dispersa dopo il terremoto in Turchia e Siria

Oltre all'imprenditore veneto Angelo Zen, non si hanno più notizie di un intero nucleo famigliare residente in Lombardia

Almeno 15mila persone sono morte nel devastante terremoto in Turchia e Siria, ma il dato è ancora parziale. Oltre all'imprenditore veneto Angelo Zen, di cui non si hanno più notizie da domenica, ora risulta dispersa anche una famiglia italiana di origine siriana composta da tre adulti e tre minori, residenti in Lombardia. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani. Zen si trovava a Kahramanmaras e avrebbe dovuto incontrarsi con un socio il giorno successivo alla notte in cui è avvenuto il terremoto ma i due non si sono visti. La famiglia lombarda di origine siriana è invece stata sorpresa dal sisma ad Antiochia: "Abbiamo chiesto notizie alla nostra Protezione civile che è operativa ad Antiochia ma ancora non si hanno notizie e abbiamo chiesto anche alla Protezione civile turca", ha aggiunto il ministro.

"Allo stato attuale, in base alle informazioni fornite, le squadre Usar (Urban Search And Rescue) dei vigili del fuoco italiani in Turchia sono riusciti a salvare due ragazzi in due distinte operazioni di soccorso ad Antiochia e stanno lavorando per trarre in salvo altre persone. Voglio far pervenire - sottolinea in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni - un incoraggiamento e un ringraziamento sentito ai nostri generosi connazionali che stanno concretamente portando aiuto alle popolazioni colpite da questo apocalittico terremoto, con la loro specifica professionalità nella ricerca e nel soccorso in contesti cittadini", come spiega Today.

I ritardi nei soccorsi e gli aiuti internazionali

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan ha visitato ieri le città devastate dal terremoto di Kahramanmaras e Hatay, oltre che a Pazarcik, epicentro del sisma. Parlando con i giornalisti, riporta la Bbc, Erdogan ha riconosciuto che ci sono stati problemi con la risposta iniziale all'emergenza, ma ha insistito sul fatto che la situazione ora è "sotto controllo". "Inizialmente c'erano problemi negli aeroporti e sulle strade, ma oggi le cose stanno diventando più facili e domani sarà ancora più facile", ha detto il capo di stato turco, ribadendo che "abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse. Lo Stato sta facendo il suo lavoro".

L'Unione Europea organizzerà una conferenza dei Paesi donatori per mobilitare gli aiuti internazionali a favore delle popolazioni colpite dal disastro: lo ha annunciato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. "Siamo impegnati in una corsa contro il tempo per salvare delle vite insieme, la Turchia e la Siria possono contare sull'Ue" ha spiegato Von der Leyen precisando che la conferenza si terrà ai primi di marzo a Bruxelles.

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