Redaelli (Uaar): "La "vera" famiglia del papa non esiste. Ed è in minoranza"
«Se il Papa leggesse qualche testo di Antropologia e Sociologia non stampato da una casa editrice cattolica, o semplicemente si guardasse intorno senza preconcetti, si accorgerebbe che la "famiglia" che ha chiamato a partecipare al Family Day di Milano è in minoranza -- e forse lo è sempre stata» dice Massimo Redaelli, del circolo UAAR di Milano
«Se il Papa leggesse qualche testo di Antropologia e Sociologia non stampato da una casa editrice cattolica, o semplicemente si guardasse intorno senza preconcetti, si accorgerebbe che la "famiglia" che ha chiamato a partecipare al Family Day di Milano è in minoranza -- e forse lo è sempre stata» dice Massimo Redaelli, del circolo UAAR di Milano.
L'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti risponde con le evidenze scientifiche, con i fatti, alle affermazioni dogmatiche del Papa, che pretendendo di limitare la famiglia a quella composta da uomo e donna, sposati in chiesa e con figli (chi più ne ha più ne metta) finisce per discriminare. Paventando chissà quali disgrazie dovute all'"attacco alla famiglia tradizionale" e ai "valori".
«La realtà è un'altra. La "vera famiglia" non esiste, come abbiamo illustrato nel nuovo sito www.verafamiglia.it», prosegue Redaelli. «Esistono solo le famiglie. In più, non ci sono evidenze scientifiche che mostrino che la presenza di modelli famigliari alternativi sia negativa per la società. Casomai il contrario.»
Come per esempio il caso delle unioni tra omosessuali, che da anni oramai sono legali in tutta l'Europa occidentale (ad eccezione dell'Italia), e che non per questo hanno distrutto il tessuto della società. «I bambini cresciuti in famiglie di genitori dello stesso sesso sono felici quanto, se non più di, quelli allevati in famiglie tradizionali»
Ma si sa, la religione è refrattaria ai dati di fatto.