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Giovedì, 28 Marzo 2024
Ambiente

Fanghi tossici nei campi della Lombardia: residenti denunciano problemi respiratori

La deputata milanese del Movimento 5 Stelle Valentina Barzotti ha interpellato il governo per chiedere chiarezza sui numerosi casi segnalati ai Carabinieri nelle province di Milano, Lodi e Pavia

Cattivi odori, bruciore agli occhi e problemi alle vie respiratorie. È quanto denunciano i residenti di numerosi comuni della Lombardia e del Veneto, nei cui campi sarebbero stati utilizzati fertilizzanti derivati da fanghi di depurazione che avrebbero provocato un "odore fortemente sgradevole, che rendeva quasi impossibile respirare".

Per far luce sulla vicenda, l'ennesima segnalata sul territorio lombardo, la deputata milanese del Movimento 5 Stelle Valentina Barzotti ha inviato un'interpellanza al ministero delle politiche agricole chiedendo quali azioni abbia intenzione di intraprendere il governo per garantire il tracciamento dei cosiddetti fanghi di defecazione, ovvero i materiali fangosi derivati dal trattamento di rifiuti organici che sono poi trasformati in concime per i campi.

Il business milionario dei fanghi contaminati in Lombardia

Casi analoghi, si legge nell'interpellanza della deputata 5 Stelle, si sarebbero verificati anche nelle province di Milano, Lodi e Pavia. Proprio in quest'ultima provincia, nel dicembre 2021, i carabinieri del gruppo forestale hanno disposto due arresti domiciliari e un obbligo di firma nei confronti di altrettanti soggetti ora indagati per inquinamento ambientale doloso commesso mediante lo spandimento di materiale dichiarato utilizzabile come fertilizzante agricolo. In seguito ad alcune ricerche, spiega inoltre Barzotti, i fanghi in questione risulterebbero provenire da A2A, la società di smaltimento rifiuti partecipata tra gli altri dal comune di Milano, che avrebbe affidato lo smaltimento dei liquami a varie società private del territorio lombardo.

"Si chiede ai ministri - recita l'interpellanza della deputata - quali azioni il governo intenda adottare per completare la tracciabilità dell'utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura e tutelare la salute dei cittadini, anche attraverso l'introduzione di norme finalizzate a disciplinare le molestie di natura olfattiva e il rischio microbiologico derivato dall'uso di questi materiali come fertilizzanti agricoli".

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