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Cronaca

La caduta dell'impero Celeste: fatti e misfatti (molti) del 2012 a Milano

Muore Martini, implode di debiti il San Raffaele, crolla il castello ventennale di Formigoni; e poi gli omicidi a catena, le unioni civili, la visita del papa. Cosa resterà ai posteri del 2012 meneghino

Cala il sipario sul 2012 milanese.

Un anno intenso come pochi altri, soprattutto politicamente: il crollo del "castello di carta" del potere formigoniano, le inchieste sulla Regione, i dubbi sulla Provincia, le elezioni vicine. Ma anche per la giunta arancione del sindaco Giuliano Pisapia le cose non sono state facili: a partire dalla quotazione Sea-Serravalle, fino alle polemiche su Area C e la cittadinanza al dalai lama. 

Senza dimenticare i gravi fatti di cronaca neraun agente di polizia locale che spara e uccide un ragazzo in fuga; gli omicidi in rapida sequenza e all'ora di cena, le rapine, gli stupri. E l'incubo di una giornata di sciopero "infernale". 

E ancora: le settimane horribilis per metrò e i viaggiatori Trenord. 

Abbiamo scelto dieci fatti significativi. Significativi, non esaustivi: è quello che metteremmo in un microchip da seppellire per le civiltà future, in modo da tratteggiare - con iper sinteticità - il 2012 meneghino. Magari sbagliando, dimenticandoci qualcosa. Ma cercando di dipingere con stile iper realista ciò che abbiamo visto in questi dodici mesi. 

GENNAIO, "CROLLA" IL SAN RAFFAELE - L'anno si apre con l'implosione della Fondazione Monte Tabor, e l'esplosione, in tutta la sua forza, dei debiti e degli scoperti della galassia dell'ospedale San Raffaele. Muore il demiurgo del sogno di una "sanità d'eccellenza guidata dalla mano di Dio", don Luigi Verzè, e il mondo sanitario lombardo si sveglia in un incubo. Si scoprono decenni di megalomanie, sprechi a fondo perso, investimenti che hanno portato passivi milionari, bustarelle, tangenti. Il San Raffaele, in crisi nera e con centinaia di posti di lavoro a rischio, viene rilevato da Giuseppe Rotelli, già a capo del San Donato, per 405 milioni di eurodopo l'interessamento del Vaticano; il faccendiere Pierangelo Daccò, "pedina fondamentale" per i giudici del crac del nosocomio, è condannato a 10 anni. 

16 GENNAIO, AREA C - Il 16 gennaio entra in vigore Area C, poi, la tassa per viaggiare in centro in auto. Un'edizione nuova e molto diversa dell'Ecopass morattiano: 5 euro per entrare nella Cerchia dei Bastioni, per tutta la giornata, sabato, domenica e festivi esclusi. Per tanti - naturalmente compresa la giunta - è un provvedimento "necessario" per far tornare vivibile il centro storico: non tanto per l'inquinamento (è provato, dall'esperienza londinese, che non è perfettamente efficace), quanto per limitare l'accesso di vetture e mezzi. Ma come ogni cambiamento "epocale" che si rispetti non mancano feroci polemiche, che proseguono ancora oggi: meno auto significano, per i commercianti, meno presenze in centro e meno affari. E un garage, con un ricorso, riesce perfino a far sospendere Area C. La congestion charge, dopo l'estate, riparte: ma si promette battaglia anche nel 2013.  

Area C, proteste all'avvio © Giambertone/Milanotoday

Area C, i varchi e le telecamere © Tm News/Infophoto

13 FEBBRAIO, OMICIDIO A CRESCENZAGO - A metà febbraio, un grave episodio di cronaca nera scuote la città: un agente di polizia locale, Alessandro Amigoni, spara e uccide un 28enne cileno, Gomez Cortes, in fuga dopo una rissa, nella zona di Parco Lambro. E' nebulosa la ricostruzione dei fatti, anche perchè la versione dei vigili insieme ad Amigoni è discordante: la perizia al processo ricostruisce, da parte di Amigoni, un colpo esploso da circa un metro - e per l'accusa la volontà di uccidere -, mentre per la difesa l'imputato spara "verso un terrapieno" e il sudamericano viene colpito accidentalmente. Amigoni, appassionato d'armi, viene condannato in primo grado a 10 anni e il Nucelo anti-abusivismo nel quale era impegnato viene chiuso.

Vigile spara a sudamericano a Crescenzago (immagini Tm News)

MARZO, BUFERA SEA-SERRAVALLE - Dopo Area C, altra gatta da pelare per Palazzo Marino. In ballo le quote di Sea (società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate) e l'autostrada Serravalle. Dopo la vendita a F2i del 29,75% di Sea nel 2011, nel marzo 2012 la bufera giudiziaria: esisteva un accordo preventivo tra il fondo di Gamberale e il comune? L'ipotesi arriva da un'intercettazione disposta dai magistrati fiorentini per altre vicende e la procura di Milano apre un fascicolo contro ignoti per turbativa d'asta, indagando poi lo stesso Gamberale. Intanto comune e provincia programmano di scambiare le proprie quote di Sea (controllata dal Comune) e Serravalle (controllata dalla Provincia), in vista di ulteriori dismissioni. Ma F2i fa partire una diffida e lo scambio è congelato. A settembre il consiglio comunale approva la quotazione di Sea in Borsa (con voto contrario della Fds) ma il 30 novembre l'offerta viene ritirata: nessuno s'era fatto avanti. Il comune accusa F2i di aver ostacolato la quotazione. Parallelamente la provincia prova a vendere la sua quota di Serravalle, ma - nonostante varie manifestazioni d'interesse - l'asta va a vuoto: nel 2013 un secondo tentativo.

30 GIUGNO, PAPA A MILANO -  A fine giugno, gli sforzi organizzativi di tutta la città raggiungono l'apice con un grande evento come da tempo non se ne vedevano: il papa, Benedetto XVI, arriva a Milano in occasione della Settimana mondiale delle famiglie. Molte le polemiche prima della sua visita: in tanti avrebbero preferito che i soldi stanziati per l'arrivo fossero invece dati ai terremotati del devastante sisma in Emilia. Ma la macchina organizzativa non si ferma, e Joseph Ratzinger arriva in Lombardia, accolto da centinaia di migliaia di fedeli: fanno eco le sue innovative parole "in favore delle famiglie con genitori separati". I numeri sono imponenti: si parla di mezzo milione di persone presenti solo alla messa dell'aeroporto di Bresso. Anche se, qualcuno segnala, numeri alzati da qualche "trucchetto". 

Il Papa dal Duomo a San Siro ©Melley/MilanoToday

Papa Benedetto XVI a Milano © Tm News/Infophoto

Folla in duomo per il Papa © Gemme/MilanoToday

31 AGOSTO, MUORE CARLO MARIA MARTINI - A fine estate, un lutto "imponente" colpisce la Chiesa milanese, e non solo: si spegne Carlo Maria Martini, a 85 anni. Da tempo sofferente e malato, era arcivescovo emerito di Milano, ed era stato alla guida dell'arcidiocesi dal 1979 al 2002. Esegeta biblico, teologo e studioso, era una figura particolarmente amata anche dal mondo laico: in centinaia di migliaia hanno voluto rendergli omaggio in cattedrale. Di posizioni innovative e forti, era conosciuto e apprezzato per la grande capacità di dialogo anche con atei e comunità religiose non cattoliche.

I funerali © Tm News/Infophoto

In 150mila per il cardinal Martini © Tm News/Infophoto

18 SETTEMBRE, UNIONI CIVILI - Qualche settimana più tardi, il 18 settembre, sul calendario della vita amministrativa meneghina si segna una data fondamentale: le prime firme sul registro delle unioni civili. Seguendo l'esempio di diverse città europee e italiane, le coppie non sposate - siano esse omosessuali o etero - sono "riconosciute" come tali da Palazzo Marino. Il debutto in via Larga è alla presenza di numerose autorità, anche con qualche coppia "vip". Dopo qualche mese, sono già centinaia i "fidanzati" che hanno firmato il registro. 

OTTOBRE, CADE IL GOVERNO FORMIGONI - Per molti Palazzo Lombardia scricchiolava già da tempo, dall'estate, con il connubio "perverso" Maugeri-Regione - e le vacanze extra-lusso del governatore Roberto Formigoni "senza ricevuta" - e i presunti appalti sanitari "regalati" in cambio di benefit. Ma c'è senza dubbio una "mazzata tremenda" che non dà nemmeno al Celeste la possibilità di ricucire uno strappo troppo largo con elettori e alleati: viene arrestato l'assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti. E' l'inizio della fine per il Pirellone e la decennale giunta formigoniana. Si smarca subito la Lega - "Non vogliamo saperne di 'ndrangheta" -, e l'opposizione torna a ringhiare la richiesta di dimissioni. Formigoni tentenna qualche giorno, poi cede. Viene nominata una giunta tecnica, che "traghetterà" la Regione fino alle prossime elezioni. Regionali che non vedranno più protagonista Formigoni dopo un ventennio: sarà, probabilmente, una corsa a tre tra Ambrosoli, Albertini e Maroni.

Nuova giunta Formigoni © Tm News/Infophoto

OTTOBRE, PERIODO "BUIO" PER IL METRO' - Tra settembre e ottobre non ci sono solo terremoti politici. Anche nel sottosuolo le cose non vanno meglio, con due episodi che mettono a dura prova la pazienza di tanti pendolari milanesi. Il 26 settembre, infatti, un convoglio della linea verde ne tampona un altro: per il contraccolpo si feriscono una decina di persone. Non è tutto. Una settimana dopo, uno sciopero del trasporto pubblico, il 2 ottobre, mette in ginocchio i mezzi milanesi. Nei pressi della fermata Lima un treno si ferma: per un'ora, centinaia di passeggeri sono "intrappolati" sulle carrozze. In molti si sentono male. Sarà ricordata come una delle giornate più "nere" della storia recente di Atm, con grossi dibattiti nei giorni successivi. 

Passeggeri bloccati sottoterra © Mesa Paniagua/MilanoToday

NOVEMBRE, GLI OMICIDI - E il 2012 non si conclude in modo tranquillo. Anzi. E' la criminalità, stavolta, a far discutere e a fomentare accesi scontri. In poche settimane vengono uccise quattro persone in città - e un'altra si salva quasi per miracolo. Massimiliano Spelta e la compagna Carolina, mentre erano insieme alla figlioletta (che non viene ferita), vengono freddati in pieno centro, Porta Romana, all'ora di cena. Si parla di un giro di droga, ma le piste investigative sono flebili. Milano non si è ancora ripresa dalla choc che, nel giro di una notte, altre due persone sono ammazzate. Diego Preda, assicuratore 60enne, viene ucciso con un colpo di pistola alla nuca in via Bianchi; in piazzale Lagosta, due ore dopo, una donna viene trovata "incaprettata" senza vita. Omicidi slegati l'uno dall'altro, accomunati, però, da una crudele e ponderata pianificazione. Sdegno che tornerà, un mese dopo, sulle bocche dei milanesi dopo il violento stupro di un iracheno ai danni di una commerciante 42enne. 

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