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Cronaca

Fedez a processo per un pugno: Rovazzi nega

Il rapper torna in aula per la storia del pugno contro un dj durante il Festival Nameless

Fedez torna in aula per la storia del pugno contro un dj durante il Festival Nameless. Il rapper, già al centro delle cronache nazionali di questi giorni dopo le sue parole sul Ddl Zan durante il concerto del Primo Maggio, è tornato in aula lunedì. A Lecco dal giudice di pace.

Fedez a processo per un pugno

Il procedimento su quanto accaduto la sera del 4 giugno 2016 a Barzio (Lecco) chiama in causa Fedez, con l'accusa - respinta - di aver colpito con un pugno al volto il presentatore dell'evento, dj McCece. Contrastanti le testimonianze in aula. L'agente discografico serbo Goran Ilic ha detto che sì, il pugno c'è stato. Federico Lucia, in arte Fedez, secondo lui avrebbe colpito al volto Cesare Viacava, il dj. Tra gli altri tre testimoni, Fabio Rovazzi, il quale ha negato che il pugno ci sia stato: niente più di una lite verbale tra i due, secondo lui.

Le accuse del dj finito in ospedale

Il dj, dopo il presunto pugno, era andato in ospedale a Lecco dove gli era stata diagnosticata una prognosi di tre giorni. Fedez, invece, per mano dei suoi legali, aveva presentato una querela per calunnia nei confronti del "rivale". Proprio la querela ha impedito la conciliazione e ha costretto il giudice di pace ad andare avanti.

Il nuovo difensore di Fedez, l'avvocato Gabriele Minniti di Milano, ha chiesto che l'udienza si svolgesse a porte chiuse. Una richiesta che il giudice Signorile non ha accolto. Ha testimoniato anche Ilic, sostenendo di aver assistito al pugno dato da Fedez al volto di McCece con la mano destra (anche se l'artista è mancino). L'udienza è stata poi aggiornata al 5 luglio per la discussione.

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