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Cronaca

Via libera alla festa della Lombardia. "Ma non è vittoria della Lega"

Il giorno della Battaglia di Legnano indicato come festa regionale dal Pirellone. Con qualche "frecciata" tra Lega e Fdi

Il 29 maggio, giorno della "Battaglia di Legnano", sarà festa regionale: il Pirellone ha dato il via libera al progetto di legge in merito. Esulta la Lega Nord: "E' una nostra vittoria e anche un segnale nella difesa delle prerogative degli enti locali", ha dichiarato il capogruppo Massimiliano Romeo. "Il 29 maggio 1176 - prosegue - i comuni, uniti sotto il simbolo del Carroccio, nella grande alleanza che fu la Lega Lombarda, inflissero una pesante sconfitta al Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero. Una data ce è soprattutto il crepuscolo del modello feudale".

Ma scoppia subito la polemica. Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d'Italia, ricorda che "quell'evento viene riconosciuto come centrale nella storia della Lombardia e anche in quella dell'Unità d'Italia". De Corato ricorda che "Legnano è l'unica città, insieme a Roma, a essere citata nel nostro Inno nazionale, che viene scritto nel 1847 nel clima di fervore patriottico". Come a dire: il 29 maggio è giorno di festa per tutta l'Italia e non solo per la Lombardia.

"La festa - conclude De Corato - non va considerata una vittoria politica della Lega Nord". Di tutt'altro parere Alessandro Alfieri, del Partito democratico, secondo cui "c'è il tentativo di piegare la storia all'esigenza di costruire una simbologia di parte". E ha citato le scelte di altre regioni, a suo dire più "unificanti": il 30 novembre per la Toscana (giorno in cui, nel 1786, il granduca abolì la pena di morte), il 15 maggio per l'Umbria (festa dei Ceri di Gubbio), il 25 marzo per il Veneto (data della fondazione di Venezia).

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