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Cronaca

Lombardia film commission: uno dei commercialisti patteggia 3 anni e 4 mesi

Continua la vicenda giudiziaria legata all'acquisto di un capannone a Cormano

Ha patteggiato tre anni e quattro mesi di reclusione il commercialista Michele Scillieri, uno dei professionisti arrestati per l'inchiesta sulla compravendita del capannone di Cormano da parte di Lombardia Film Commission da cui sarebbero stati tratti dei fondi neri. Con lui ha patteggiato due anni e un mese il cognato Fabio Barbarossa. I due, che rispondono di peculato e turbativa d'asta, dovrano anche versare rispettivamente 83 mila e 30 mila euro di risarcimento.

Andranno invece a giudizio immediato i commercialisti Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, nonché l'imprenditore di servizi idraulici Francesco Barachetti. Scillieri è il professionista presso il cui studio è stata poi posta la sede legale del movimento politico "Lega Matteo Salvini".

Il caso riguarda il "doppio" acquisto dell'immobile: a febbraio 2017 fu acquisito per 400 mila euro dalla società Andromeda per opera di Scillieri. Poi, a dicembre 2017, la Fondazione Lombardia Film Commission (presieduta allora da Di Rubba) acquistò lo stesso immobile per 800 mila euro, il doppio in pochi mesi. 

Un altro indagato, Luca Sostegni, ha recentemente ottenuto il patteggiamento a oltre quattro anni. Secondo l'accusa, i tre professionisti avrebbero "pianificato" la compravendita del capannone per distrarre fondi. Parallelamente la Banca d'Italia aveva aperto un approfondimento su Barachetti, titolare di un'impresa di elettricista e idraulica, a cui sarebbero arrivati 300 mila euro dalla compravendita del capannone e che, poi, avrebbe effettuato versamenti in rubli presso una banca di San Pietroburgo.

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