E' durata un weekend l'occupazione dell'ex liceo linguistico Manzoni
Gli studenti, dopo avere occupato venerdì, domenica hanno lasciato l'edificio
Si è interrotta domenica, dopo un'assemblea, l'occupazione-lampo dell'edificio che, fino a oltre dieci anni fa, ospitava il liceo linguistico Manzoni in via Rubattino 6 a Milano, e da quell'epoca è abbandonato. L'occupazione è stata messa in atto venerdì dall'Unione degli Studenti per denunciare la carenza di spazi per la scuola, soprattutto nell'era del covid, dei lockdown e del ritorno in presenza con i necessari distanziamenti.
L'Uds denuncia che, in Lombardia, le classi sono più affollate che nel resto del Paese e, talvolta, gli spazi hanno condizioni precarie: come al liceo Casiraghi di Cinisello Balsamo dove, circa due settimane fa, è caduto durante le lezioni un controsoffitto: stesso posto, incidente simile nel 2014, quando una ragazza era anche rimasta ferita.
«Vogliamo un reale investimento - continua la nota di venerdì scorso dell'Uds - sull’edilizia scolastica per permettere la messa in sicurezza degli attuali edifici scolastici e la riqualificazione di quelli come l’ex Manzoni che stiamo oggi liberando, uno dei tanti spazi di Milano che vengono abbandonati dalle istituzioni dimenticandosi dei tassi di abbandono scolastico e di povertà educativa incrementati dalla pandemia».
I militanti dell'Uds hanno trascorso la giornata di sabato a ripulire l'area dell'ex palestra in modo da ospitarvi l'assemblea domenicale. Al termine hanno poi deciso di interrompere l'occupazione.