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Cronaca

Pistola alla tempia di una bambina: così otto finti poliziotti rapinavano famiglie e pusher

Sono stati arrestati nei giorni scorsi dagli agenti - quelli veri - della Squadra Mobile di Milano

Si fingevano poliziotti per rapinare le persone, soprattutto stranieri e pregiudicati, durante improvvisate perquisizioni 'antiterrorismo'. Sono stati arrestati nei giorni scorsi dagli agenti - quelli veri - della Squadra Mobile di Milano.

Complessivamente sono state otto le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse contro sette italiani e un marocchino. Sei sono stati arrestati mentre altri due sono ricercati. La banda, stando a quanto riferito dal dirigente della Mobile, Lorenzo Bucossi, è accusata di aver realizzato otto rapine nei primi mesi del 2016.

VIDEO: "Una delle rapine della banda"

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In un'occasione avevano perfino puntato una pistola alla tempia di una bambina durante uno dei loro blitz contro una famiglia di stranieri. Tra gli altri colpi commessi dalla banda ci sono alcuni ai danni di spacciatori nordafricani, rintracciati dal marocchino della gang. Oltre al denaro e ai beni tecnologici - tablet e telefoni - gli investigatori sospettano che i rapinatori rubassero anche la droga che ritrovavano durante le loro 'operazioni'.

I malviventi - tutti tra i quarantanove e i venticinque anni - indossando pettorine con la scritta polizia e mostrando tesserini falsi, armati di pistole simulavano controlli in strada o in casa e derubavano le loro vittime. Nelle abitazioni degli arrestati, tutti residenti a Rozzano (Milano), sono state trovate pistole simili a quelle usate dalla polizia, targhette e fascette. Complessivamente sono accusati di rapina, violazione di domicilio, violazione privata, sequestro di persona e ricettazione.

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