Biciclette sull’asfalto. Attorno i ciclisti della Critical Mass milanese. In cerchio, con al braccio un drappo rosso. Così è stato ricordato Ahmed, il ciclista di 31 anni morto lunedì mattina in un terribile incidente stradale in Corso Europa, pieno centro di Milano (Video).

“La dinamica dell'incidente, a maggior ragione in queste giornate di shopping e grande tolleranza rispetto al comportamento degli automobilisti, in particolare quando parcheggiano in seconda fila, ci fa sentire davvero tutti potenziali vittime”, ci scrive un membro della Critical Mass milanese.

I ciclisti presenti in Corso Europa chiedono una sola cosa: maggiore attenzione dagli altri utenti della strada. “Rallenta! se corri, uccidi” ha scritto qualcuno su un manifesto. Per non dimenticare la morte di Ahmed nei prossimi giorni, sul luogo esatto dell’incidente, verrà posizionata una bicicletta completamente bianca: una ghost bike. Un segno per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla fragilità dei ciclisti e per evitare che incidente simili si possano ripetere. 

Secondo Ciclobby, "a due anni dalla morte di Giacomo Scalmani in via Solari, un altro ciclista è stato vittima di una di quelle casualità che non sembrano più tali, quando ripetute ogni giorno, per anni, in ogni via milanese: un'auto in doppia fila, una portiera aperta, un furgone che non riesce ad evitare un ciclista caduto a terra". L'associazione denuncia una "responsabilità politica che diventa ormai difficile negare" e chiede un segnale "forte, fermo, chiaro e civile".