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Cronaca

E' morta Franca Rame

Moglie di Dario Fo, attrice e attivista, era nata a Parabiago 84 anni fa. Malata da aprile, ha lottato e lavorato fino all'ultimo

Si è spenta Franca Rame, moglie di Dario Fo, a 84 anni. La morte è avvenuta dopo una lunga malattia a Milano, la mattina di mercoledì 29 maggio. Era ricoverata dallo scorso aprile per un ictus. Solo qualche mese fa aveva presentato la mostra del marito "Lazzi, sberleffi e dipinti".

I funerali venerdì 31 maggio, alle 11, al Piccolo Teatro in forma laica. La camera ardente sarà allestita sempre al Piccolo, da giovedì 30 maggio alle 10 fino al mattino seguente, e sarà aperta anche di notte.

Attrice protagonista in teatro e cinema, attivista, politica, nata a Parabiago, ebbe sempre con Milano un rapporto strettissimo. Tanti i messaggi di cordoglio da parte di politici e personaggi del mondo dello spettacolo. Anche il sindaco Giuliano Pisapia ha espresso "profondo dolore". 

Nella sua vita, combattuta in prima linea per battaglie civili e sociali, affrontò anche un tremendo dramma: nel marzo del 1973, la Rame venne rapita da esponenti dell'estrema destra e subì violenza fisica e sessuale, ricordata a distanza di tempo nel lavoro "Lo stupro", del 1981. Il procedimento penale giunse a sentenza definitiva solo dopo 25 anni, in prescrizione. 

Nel 1958, insieme col marito, fondò la Compagnia Dario Fo-Franca Rame (il marito è il regista ed il drammaturgo del gruppo, la Rame la prima attrice e l'amministratrice) che, negli anni seguenti, otterrà grandissimo successo commerciale nel circuito dei teatri cittadini istituzionali.

Morta Franca Rame © Tm News/Infophoto

Nel 1968, sempre al fianco di Dario, abbracciò l'utopia sessantottina, esce dal circuito dell'ETI, fonda il collettivo "Nuova Scena" dal quale, dopo aver assunto la direzione di uno dei tre gruppi in cui era diviso per rispondere alla domanda del pubblico, si separò per divergenze politico-ideologiche assieme al marito: ciò porterà alla nascita di un altro gruppo di lavoro, detto "La Comune" (impegnato come Nuova Scena nei circoli Arci e nei luoghi fino ad allora non deputati per lo spettacolo dal vivo come le case del popolo, le fabbriche e le scuole occupate, ecc.), con cui interpretrò spettacoli di satira e di controinformazione politica anche molto feroci.

Si ricordano almeno "Morte accidentale di un anarchico" e "Non si paga! Non si paga". Insieme al marito Dario Fo ha sostenuto l'organizzazione Soccorso Rosso Militante. A partire dalla fine degli anni settanta la Rame partecipa al movimento femminista: inizia a interpretare testi di propria composizione come "Tutta casa, letto e chiesa", "Grasso è bello!", "La madre".

Nel 1999 ricevette la laurea honoris causa da parte dell'Università di Wolverhampton insieme a Dario Fo. Nelle elezioni politiche del 2006 si candidò capolista al Senato in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria tra le file dell'Italia dei Valori. Venne eletta senatrice in Piemonte.

Sempre nel 2006, Antonio Di Pietro la propose come presidente della Repubblica: riceverà 24 voti. Lasciò il Senato nel 2008. Nel 2009 scrisse assieme al marito Dario Fo la sua autobiografia intitolata "Una vita all'improvvisa". Tra dicembre 2011 e marzo 2012 con il marito riportò in scena Mistero buffo in una serie di spettacoli nel nord Italia. 

Poi una serie di apparizioni pubbliche, fino alla malattia. 

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