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I funerali di Del Vecchio

I funerali di Leonardo Del Vecchio saranno ad Agordo. "Il paese è frastornato"

L'addio all'imprenditore al PalaLuxottica incastonato tra le Dolomiti, giovedì mattina. Celebrerà il vescovo. Il rapporto speciale con il paese del Bellunese dove Del Vecchio mosse i primi passi imprenditoriali e creò dal nulla l'impero Luxottica

I funerali di Leonardo Del Vecchio si terranno giovedì 30 giugno al PalaLuxottica nella "sua" Agordo, 4mila abitanti in provincia di Belluno. La camera ardente verrà aperta mercoledì 29. Il capitano d'industria morto a Milano, a 87 anni, lunedì 27 giugno era milanese, anzi milanesissimo. Nel capoluogo lombardo era nato nel 1935. Ultimo fratello, rimasto orfano di padre, finì dai Martinitt, e questo dettaglio della sua infanzia ha sempre impreziosito la sua storia di nato poverissimo, formatosi dal nulla, capace di diventare il "re" dell'occhialeria mondiale con la multinazionale Luxottica, recentemente fusasi con Essilor, gigante francese di lenti.

'Self-made man' dalle montagne

È proprio dalle montagne che partì la scalata di Del Vecchio nell'occhialeria, acquisendo marchi prestigiosi (Persol, Ray-Ban, Oakley), fabbriche dall'America all'Australia e catene di negozi al dettaglio, da ultimo anche in Italia con Salmoiraghi&Viganò, ormai integrata appieno nel gruppo. Dopo l'inizio da operaio a Pieve Tesino, nel Trentino, Del Vecchio aprì ad Agordo una bottega di montature per occhiali. Aveva 23 anni. Grazie ad un'iniziativa della giunta per attirare attività economiche, ottenne un capannone per quella che ormai si chiamava già Luxottica, che dal 1967 comincerà a produrre occhiali completi e non più soltanto singole parti per conto terzi.

Legame fortissimo con Agordo

Indissolubilmente associato al Veneto nella mentalità collettiva, anche perché è lì che c'è il distretto italiano dell'occhialeria, orgoglio nazionale nel mondo, Del Vecchio era in realtà milanesissimo, ma con un legame tanto forte con Agordo che i funerali si svolgeranno proprio lì, al PalaLuxottica, uno dei tanti doni del Cavaliere al paese incastonato tra le Dolomiti che lo aveva "adottato" giovanissimo. Una struttura in grado di accogliere migliaia di persone.

"Il paese è frastornato"

I funerali sono stati fissati per giovedì 30 giugno alle undici e mezza di mattina. Celebrerà il vescovo di Belluno e Feltre, monsignor Renato Marangoni, insieme ai parroci della valle. Giovedì le sedi di Luxottica non saranno operative. "Il paese è frastornato", ha detto il sindaco di Agordo Roberto Chissalé: "Agordo sente una grande riconoscenza e gratitudine per il grande imprenditore Del Vecchio, per quello che ha rappresentato per l'agordino, per il bellunese e per l'intero paese Italia".

Sarà la gente della "sua" montagna a dare a Del Vecchio l'ultimo saluto. Un territorio, e un tessuto sociale, cresciuto insieme a lui e al suo genio imprenditoriale e alla capacità, unica, di contribuire al benessere dei suoi collaboratori con il "welfare Luxottica": dal bonus vita per i figli se un dipendente scompare prematuramente al patto generazionale che permette a chi è in vista della pensione di lavorare part time (lasciando inalterati i contributi) e, in cambio, un giovane viene assunto in azienda. Fino ai contributi per le tasse universitarie dei figli dei dipendenti. 

Del Vecchio ringraziava anche così la "sua" Agordo: che non lo ha mai visto come un "re", ma come un "papà" a cui tutti volevano bene.

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