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Cronaca

Funerali di Stato a Lodi, per Giovanni il pianto che commuove una nazione

Lodi, mercoledì mattina, ha salutato il suo 'gigante buono', l'appuntato scelto Giovanni Sali, ucciso sabato. Negozi chiusi per un'ora, bandiere a mezz'asta: "Era militare per amare, aperto a verità e giustizia"

E' una parola quella che, rotta dal pianto, squarcia il silenzio della cattedrale di Lodi. 'Papà'. Sono le figlie e la moglie chinate sul feretro avvolto nel tricolore di Giovanni Sali - il carabiniere ucciso sabato in circostanze misteriose - a piangere una morte cosi' assurda e violenta da essere assordante.

Lodi, mercoledi' mattina, ha salutato il suo 'gigante buono', l'appuntato scelto Giovanni. Negozi chiusi per un'ora, bandiere a mezz'asta. Nessuno ha voglia di parlare, di cercare motivi. Poche le persone in giro. E c'e' silenzio. Giovanni non c'e' piu'. E' quello che tristemente conta.
La basilica si riempie gia' di prima mattina. Ci sono i compagni dell'Arma, i labari delle associazioni combattentistiche e i cittadini. Tanti. Migliaia. Anche chi non conosceva il militare si e' fermato, per una preghiera, un pensiero. Funerali di Stato, alla presenza di due sottosegretari dell'Interno.

Lodi piange il suo 'gigante buono' © Rovellini/MilanoToday

L'entrata della salma nella chiesa e' accolta da un applauso sincero, fortissimo, carico di commozione. Perche' la sua morte devasta l'anima di una cittadina operosa, seria, tranquilla, nella Bassa lombarda (Sali viveva con la famiglia a Cavenago) dove tutti si conoscono, tutti hanno fiducia l'uno dell'altro. E il grido di rabbia viene da qui. Un omicidio, nel centro cittadino, mentre, sottolinea il vescovo della diocesi lodigiana, monsignor Giuseppe Merisi, Giovanni 'stava facendo il proprio dovere', dando il 'massimo per la societa' civile'. Colpi di pistola al corpo senza testimoni, dice la procura. Con pochissimi elementi. Un'indagine complessa come non mai.

Funerali del carabiniere ucciso a Lodi © Rovellini/MilanoToday

'E' possibile - viene detto nel ricordo finale - essere militari per amare. Giovanni era un carabiniere meraviglioso, forza etica in tante circostanze di smarrimento e di perdita di valori. Giovanni era una presenza amica, il coraggio non gli mancava, dando prova di assoluta dedizione, con un cuore aperto alla verita' e giustizia. E la sua morte ci fa pensare: fino a quando i fratelli uccideranno i fratelli? Ma l'odio verra' seppellito nella tomba di Giovanni. Illusione? No, noi la chiamiamo fede'.
'La missione del carabiniere - e' stato detto - e' garantire la vita, in un mondo magnifico e violento allo stesso tempo'.
L'uscita del feretro nella piazza - gremita, silenziosa, irreale, gelida nonostante il sole - e' salutata da altri applausi, di diversi minuti. C'e' chi urla 'Bravo', chi non riesce a trattenere le lacrime. L'ultimo abbraccio della famiglia, la benedizione, il rintocco della campana. Inizia il viaggio piu' lungo di Giovanni. Il viaggio che una citta' intera non avrebbe mai voluto vedere.
 
 

 

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