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Cronaca

Le case di Milano svaligiate durante le vacanze: arrestate cinque persone

Nei guai cinque cittadini georgiani, secondo gli agenti della questura avrebbero messo a segno sette furti in un mese

Cinque furti in altrettanti appartamenti di Milano. Tutti messi a segno in poco meno di un mese e tutti molto simili tra loro. Nella giornata di venerdì 13 agosto i poliziotti della seconda sezione della Squadra Mobile di Milano hanno fatto scattare le manette per i presunti responsabili: quattro cittadini georgiani tra i 29 e i 34 anni; tutti sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, come indicato dal provvedimento emesso dal pm Paolo Storari. 

Le indagini sono iniziate in seguito a un tentativo di furto commesso in zona Bicocca nella notte del 7 luglio quando quattro uomini erano entrati in uno stabile ed avevano apposto del nastro adesivo sullo spioncino delle porte degli appartamenti del primo piano, per impedire la visione verso il pianerottolo. L'arrivo improvviso di un condomino, tuttavia, li aveva fatti fuggire. 

Le analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza dello stabile e delle vie limitrofe e quella del traffico telefonico hanno portato i poliziotti a identificare i quattro presunti responsabili e le auto che avevano utilizzato.

Sono così scattati i servizi di pedinamento e controllo degli indagati. L'analisi delle conversazioni telefoniche ed ambientali intercettate sulle utenze e sulle autovetture monitorate, avrebbe evidenziato un protocollo operativo ben organizzato e una professionalità singolare nell'apertura delle porte d'ingresso con l'utilizzo di chiavi alterate o grimaldelli.

I quattro cittadini, secondo quanto ricostruito dalla Polizia, avrebbero effettuato dei sopralluoghi mirati sui luoghi dei furti per poi accedere all'interno degli stabili e si sarebbero divisi i compiti e i ruoli: chi apriva le porte e chi fungeva da palo, sulle scale e all'esterno del palazzo. Una volta scelto con attenzione l'appartamento da svaligiare, i ladri lo avrebbero marchiato con dei segni distintivi per essere certi che non vi fosse nessuno all'interno. 

Tre presunti ladri sono stati individuati e fermati in un appartamento in zona Bicocca che gli investigatori hanno definito "il loro covo"; il quarto presunto componente della banda, invece, è stato rintracciato e ammanettato non lontano da Rogoredo. I detective hanno detto che i malviventi, vedendo gli agenti, hanno "tentato di buttare dalla finestra la refurtiva", ma è stato tutto inutile in quanto il palazzo era già stato circondato.

Non solo, all'interno dell'appartamento in Bicocca sono state trovate numerose chiavi alterate, grimaldelli, trapani elettrici, strumenti da taglio di precisione; apparecchi che secondo gli inquirenti sarebbero i loro "ferri del mestiere". Non solo, dalla questura fanno sapere che erano in possesso di "veri e propri kit di addestramento: serrature e blocchetti dove esercitarsi all'apertura di porte di qualsiasi tipo".

Sempre durante le indagini i poliziotti hanno denunciato un cittadino egiziano residente in via Padova che in alcuni episodi avrebbe rivenduto la refurtiva frutto dei colpi. Per lui è scattata una denuncia per ricettazione.

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