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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il sequestro / Legnano

La 30enne che ha accumulato ricchezza rubando nelle case di mezza Europa

Condannata più volte, anche quand'era minorenne, non ha mai lavorato, ma nel 2017 con il compagno ha acquistato due appartamenti a Legnano

Ha iniziato la sua carriera criminale quand'era minorenne la donna di 30 anni a cui la polizia ha sequestrato due appartamenti a Legnano e il conto corrente, tutti intestati al suo compagno. Il provvedimento era stato proposto dal questore di Milano e accolta dalla sezione misure di prevenzione del tribunale meneghino, quindi eseguita dagli agenti di polizia. I due appartamenti sequestrati sono un monolocale e un'abitazione di cinque locali, con box e cantina.

Risale al 2007, quando la donna aveva 15 anni, la prima condanna, da parte del tribunale per i minorenni di Milano, per ricettazione, tentata rapina e tentato furto in abitazione. Subito dopo si sono susseguite le condanne per furto in abitazione da parte di altri tribunali italiani per i minorenni: Torino, Bologna e Firenze. L'ultima condanna, questa volta da parte del tribunale ordinario, è del 2018.

Nel 2017, a 25 anni, la donna venne arrestata per un mandato di cattura europeo emesso tre anni prima dalla pretura di Tiergarten (Germania). Gli investigatori tedeschi avevano raccolto forti indizi su di lei e la ritenevano responsabile di otto furti in appartamento con bottino di 70 mila euro in gioielli e denaro.

Appartamenti intestati al compagno

Nel corso degli anni, la donna ha mantenuto uno stile di vita agiato senza mai lavorare. Gli appartamenti, intestati al compagno 31enne (con cui vive insieme ai loro sei figli), sono stati acquistati nel corso del 2017, lo stesso anno in cui venne arrestata per i furti in Germania e al "culmine" della sua carriera criminale, per cui gli investigatori ritengono che siano il frutto dei furti. "La 30enne - si legge nella nota della questura milanese - è chiamata a dimostrare la provenienza lecita del valore complessivo dei beni sequestrati". Se non lo farà, il sequestro si trasformerà in confisca: lo stato italiano acquisirà la titolarità definitiva dei beni e li reimpiegherà in utilizzi nell'interesse della collettività.

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