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Cronaca Calvairate / Via Ennio

Arrestato durante furto in casa: è irregolare, espulso per 10 anni

La condanna a un georgiano. Il suo complice, invece, resta in carcere

Espulso per dieci anni un uomo arrestato tra l'8 e il 9 agosto dai carabinieri in seguito ad un tentativo di furto in un appartamento di via Ennio a Milano. Lo ha stabilito il giudice Guido Salvini al processo contro di lui e il suo complice, che hanno entrambi patteggiato la pena. 

Molto particolare la dinamica dell'intervento dei militari: in pratica il proprietario dell'appartamento, che si trovava in vacanza al mare, ha visto "in diretta" sul suo smartphone le immagini di sorveglianza interne di casa sua e ha avvertito il 112. I carabinieri hanno sorpreso i malviventi ancora in casa, la sera dell'8 agosto, e li hanno ammanettati. Con sé avevano tutti gli attrezzi per le effrazioni. Si trattava quindi di specialisti.

Per questo motivo al processo il giudice ha deciso di non concedere loro la sospensione condizionale della pena, considerando la pericolosità dei due imputati. Entrambi georgiani, la stessa nazionalità "specializzata" proprio in furti di appartamenti. Uno di loro, tra l'altro, è pregiudicato per furto: si tratta del 33enne L.A., mentre il complice 25enne B.C. è incensurato. Entrambi sono irregolari in Italia.

Così il 33enne resterà in carcere, dove sconterà due anni di reclusione, mentre il più giovane (condannato a undici mesi), visto che non è regolare e che non gode della sospensione condizionale, sarà accompagnato su un aereo per la Georgia. Come prevede il testo unico sull'immigrazione, per dieci anni non potrà rientrare in Italia.

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