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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Dai dopanti alla Tachipirina: rubavano ogni giorno nel deposito dei farmaci, 17 magazzinieri nei guai

Il valore dei farmaci sottratti è di 500 mila euro in tre mesi. In un giorno sei furti. L'indagine

In pochi mesi avevano fatto perdere più di 500 mila euro all'azienda per cui lavorano, che gestisce un grande deposito di medicinali a Novate Milanese e che ha per clienti le farmacie e gli ospedali di tutta la Lombardia. 17 dipendenti, per lo più magazzinieri, sono stati denunciati dai carabinieri del Nas, che hanno scoperto un ingente "giro" di farmaci rubati e rivenduti sul mercato nero. Farmaci di ogni tipo, dagli anabolizzanti a quelli più comuni, come Tachipirina e Aulin. Rubati per lo più "su commissione". Ma con uno "stillicidio" pressoché quotidiano.

L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Milano Francesca Crupi, è stata avviata nel mese di novembre del 2019 in seguito alla denuncia di alcuni rappresentanti dell'azienda, che da tempo si erano accorti degli ammanchi di farmaci ma non riuscivano a individuare i responsabili. Gli investigatori, anche attraverso telecamere di sorveglianza interne, hanno individuato i 17 dipendenti infedeli che, quasi ogni giorno, rubavano i singoli blister dalle confezioni (e anche le scatole stesse), nascondendo tutto nelle tasche. 

Video: rubano medicinali nel deposito in cui lavorano

Talvolta i farmaci erano destinati ai familiari. In pratica, se in casa c'era bisogno, per esempio, di Tachipirina, il dipendente del deposito la "procurava". Più spesso si trattava di furti su richiesta, soprattutto per i dopanti. Che venivano acquistati dai personal trainer di palestre dedicate soprattutto al body building, esattamente come per l'altro caso scoperchiato sempre dai Nas in questo periodo, dove però alla "base" c'era il furto di ricette rosse "in bianco", che venivano timbrate e compilate da una banda con al vertice due persone.

Non una vera banda

Qui, di banda non si può parlare. I 17 dipendenti erano infatti consapevoli l'uno dell'altro, ma agivano ognuno per proprio conto. Al massimo poteva accadere che si aiutassero tra loro, ma nulla di più. Tanto che alcuni dei 17 rispondono di furto in concorso, ma non viene contestata l'associazione a delinquere. I colpi accertati sono più di 300 in circa tre mesi. Soltanto nel giorno in cui è scattato il blitz, i carabinieri hanno individuato sei furti di farmaci effettuati da altrettanti magazzinieri arrestati in flagranza.

Già denunciati per ricettazione anche sette acquirenti. I Nas non si fermano: stanno ora proseguendo le indagini per ricostruire il giro di clientela in nero che si procurava farmaci in questo modo. «Non dimentichiamo che la conservazione di alcuni farmaci deve essere fatta in un certo modo per garantire la qualità», commenta il tenente colonnello Salvatore Pignatelli, comandante dei carabinieri del Nas di Milano: «Abbiamo deciso di agire subito per tutelare la salute pubblica e anche, ovviamente, l'azienda, che in pochi mesi ha subìto una perdita così ingente di profitto».

Il tariffario con il confronto dei prezzi

Sembra che i dipendenti colti sul fatto credessero di non rischiare nulla, tanto pare fosse radicata questa pratica all'interno del deposito. In casa di uno dei responsabili dei furti è stato trovato anche un tariffario con il confronto tra il prezzo pieno del medicinale in farmacia e la scontistica applicata. «E' l'ennesima dimostrazione che esiste un fiorente mercato illecito dei farmaci», conclude Pignatelli.

Spesso troviamo le stesse persone in più indagini, tra acquirenti che poi magari "girano" a acquirenti finali. 

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