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Cronaca

Nel futuro dell'area Expo anche il nuovo Galeazzi: sarà l'ospedale più alto d'Europa

Iniziate le trattative tra Arexpo e il gruppo San Donato per l'acquisto di un area da 50 mila metri quadri

SI procede con la realizzazione di un ospedale nell'area di Expo 2015: sono iniziate le trattative con il gruppo San Donato, che intenderebbe trasferire l'ospedale ortopedico Galeazzi (ora a Bruzzano), anche se la cosa non è ancora ufficiale. La prima tappa era stata il 12 maggio, quando il gruppo ospedaliero aveva avanzato un'offerta non revocabile per l'acquisto di un'area da 50 mila metri quadri vicina a Cascina Triulza e alla fermata della metropolitana.

La società Arexpo aveva lanciato una gara pubblica, come da legge, per verificare la possibilità che altri soggetti fossero interessati alla cosa, ma nessun'altra offerta è stata presentata. 

Il gruppo San Donato ha offerto venticinque milioni di euro. Una proposta che l'Agenzia delle Entrate ha considerato congrua: dunque è stato avviato l'iter che - se la trattativa andrà in porto - terminerà con la vendita dell'area e poi con la realizzazione dell'ospedale.

Progetti del nuovo edificio per ora non ce ne sono. Troppo presto. Ma Giuseppe Bonomi, amministratore delegato di Arexpo, aveva in passato fatto intendere che l'area si sarebbe sviluppata anche in verticale, e - riferisce il Corriere - Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi, aveva anticipato che il nuovo ospedale sarebbe stato il più alto d'Europa con diciotto piani di estensione. Segno che, sia in Arexpo sia nel gruppo San Donato, qualche idea c'è già.

Quasi certamente la nuova struttura non sarà semplicemente una estensione del Galeazzi, ma diverrebbe un ospedale "generalista".

Quando il Galeazzi doveva trasferirsi a Ville Turro

Nel 2016, il gruppo San Donato avanzò una proposta al Comune di Milano per costruire un ospedale da 550 posti letto a Ville Turro, utilizzando un'area già di sua proprietà (perché localizzata vicino a una sede del San Raffaele, anch'esso nel gruppo), con l'obiettivo di trasferirvi il Galeazzi e l'Istituto Sant'Ambrogio.

Il progetto fu però bocciato dalla commissione paesaggistica di Palazzo Marino, che lo giudicò troppo invasivo rispetto al resto del quartiere. Un'area a vocazione medica fin dal 1910, quando vi fu trasferito l'ospedale psichiatrico Senavretta. Il complesso di Ville Turro fu poi acquistato nel 1988 dal San Raffaele.

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