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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Rozzano

"Ho dormito col 15enne, ma non l'ho toccato": ecco la difesa del prete accusato di pedofilia

Don Mauro Galli, accusato di abusi su un 15enne, si è difeso in aula. Ecco le sue parole

Ha ammesso di aver dormito con lui. Ma ha negato, con forza, di averlo mai toccato. 

Don Mauro Galli, l'ex parroco di Rozzano a processo per presunti abusi sessuali avvenuti nel 2011 su un ragazzino allora 15enne, si è difeso martedì pomeriggio in un'udienza del processo che lo vede sul banco degli imputati. 

"Non l'ho abbracciato, non l'ho toccato e non ho mai compiuto atti sessuali con lui", le parole del don, che - davanti al pm Lucia Minutella, che gli contesta la violenza - ha anche confermato di aver dormito con il giovane la sera del 19 dicembre 2011 nel letto matrimoniale di una casa di proprietà della chiesa di Sant'Ambrogio di Rozzano. 

"Quella notte - la linea difensiva di Galli - mi sono svegliato due volte: la prima per il forte russare del ragazzo e la seconda dopo averlo sentito gridare. L'ho trovato con una gamba e un braccio fuori dal letto e così l'ho afferrato per metterlo in sicurezza". Il prete ha poi ripetuto di non aver mai abusato del giovane che - secondo lui - lo avrebbe accusato "perché avrebbe fatto sue opinioni sentite da altri su quello che era accaduto".

La querela contro il sacerdote era stata presentata dalla presunta vittima - nel frattempo diventata maggiorenne - nel 2014, quando don Galli aveva già fatto altre esperienze a Legnano, dove è stato vicario parrocchiale e incaricato della Pastorale giovanile, e al Niguarda, dove ha ricoperto il ruolo di cappellano dell’ospedale. 

E proprio per la "carriera" del don, alla prima udienza del processo i legali del ragazzino aveva tirato in ballo anche la Diocesi di Milano - responsabile proprio dei trasferimenti di Galli -, ipotizzando il reato di “omessa vigilanza”. 

La stessa Diocesi, però, aveva spiegato la propria posizione in un comunicato ufficiale. “La diocesi e la parrocchia di Rozzano – si leggeva nella nota – hanno gestito il caso con scrupolo e coscienza, provvedendo cautelativamente a sollevare don Mauro Galli dal ministero e a trasferirlo a Roma per completare i suoi studi. Il trasferimento - sottolinea la Curia - è avvenuto diversi mesi prima che fosse presentata la denuncia querela da parte del legale del giovane, intervenuta solo nel luglio 2014. Tutto questo in attesa che la giustizia faccia luce con il processo penale”.
 

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