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Cronaca San Siro / Piazzale Segesta

"No all'omofobia a San Pietroburgo": presidio radicale in piazzale Segesta

I militanti si sono ritrovati martedì pomeriggio vicino al consolato russo di via Sant'Aquilino per protestare contro la legge omofoba in via d'approvazione a San Pietroburgo. Analoghe iniziative in tutto il mondo

Martedì pomeriggio alcune associazioni del partito radicale hanno tenuto un presidio vicino al consolato russo di Milano per protestare contro una legge omofoba che sta per essere approvata dalla citttà di San Pietroburgo. L'iniziativa si pone nell'alveo di un "boicottaggio globale" della città, organizzato da AllOut.org: manifestazioni analoghe si sono tenute a New York, Parigi, Buenos Aires, Berlino e Rio de Janeiro.

La legge in via d'approvazione renderebbe illegale parlare in pubblico di omosessualità, così come scrivere libri o articoli che trattino l'argomento. Sulla proposta di legge sono già intervenuti il ministro Terzi di Sant'Agata, che ha assicurato che il tema sarà monitorato dall'ambasciata italiana a Mosca, e il capo-delegazione dell'Unione europea in Russia.

Manifestazione contro omofobia in Russia © Melley/MilanoToday

I militanti radicali - tra cui Lorenzo Lipparini e il consigliere di zona Yuri Guaiana - hanno esposto cartelli e si sono imbavagliati per simboleggiare la condizione che i giornalisti e gli scrittori subiranno dopo la legge: il bavaglio appunto, cioè il divieto di parlare di temi lgbt in pubblico e per iscritto.

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