rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Genovese deve rimanere in carcere: "Depresso ma condizioni non critiche"

Negata nuovamente la richiesta dei domiciliari avanzata dai legali dell'imprenditore

Niente domiciliari per Alberto Genovese. L'imprenditore in carcere dallo scorso novembre con l'accusa di violenza sessuale dovrà rimanere in carcere perché le sue condizioni di salute non sono critiche. A deciderlo, come già a maggio, è stato il giudice per l'indagine preliminare Tommaso Perna, sulla base di una perizia sullo stato mentale dell'uomo, dipendente dalla cocaina.

La richiesta di scarcerazione è stata nuovamente respinta perché le condizioni di Genovese, che accusa sintomi connessi alla tossicodipendenza, non sarebbero così gravi da risultare incompatibili con il carcere. I legali dell'ex numero uno di Facile.it avevano chiesto per lui a possibilità di essere trasferito in una clinica per disintossicarsi, evidenziando il presunto rischio di suicidio in carcere. Per il perito, di contro, l'uomo sarebbe depresso ma non in una condizione critica. Di qui il parere negativo del giudice.

A luglio, invece, dovrebbe arrivare una relazione dei periti sugli audio delle telecamere installate per la videosorveglianza interna di 'Terrazza Sentimento'. Nei giorni scorsi la richiesta di sequestro preventivo di oltre 4,3 milioni di euro a Genovese, per presunta evasione fiscale, era stata respinta. A chiedere il sequestro, per fatti relativi al al 2018-2019, era stata la Procura nell'ambito delle indagini aperte già da mesi e con al centro le movimentazioni finanziarie di Genovese t, difeso dai legali Luigi Isolabella e Davide Ferrari. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Genovese deve rimanere in carcere: "Depresso ma condizioni non critiche"

MilanoToday è in caricamento