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Cronaca

Genovese, indagata anche la fidanzata. E c'è una terza vittima delle violenze sessuali

Si scoperchia il caso della vacanza a Ibiza nell'estate 2020

Sarah Borruso, fidanzata di Alberto Genovese, risulta indagata dalla procura di Milano per la presunta violenza sessuale avvenuta a Villa Lolita, a Ibiza, ai danni di una ragazza di 23 anni. Si apprende da fonti della procura. La ragazza sarebbe stata presente durante un abuso avvenuto mentre la 23enne era incosciente per la droga assunta, tra cocaina (presa volontariamente) e forse anche la cosiddetta "droga dello stupro". Di recente era stato indagato, per quello stesso episodio, anche Genovese.

La vittima si è fatta avanti spontaneamente con gli investigatori dopo l'arresto, il 6 novembre, di Genovese per la violenza sessuale perpetuata tra il 10 e l'11 ottobre a Milano, nell'attico di piazza di Santa Maria Beltrade, ai danni di una 18enne. La 23enne ha raccontato di essersi trovata in una stanza insieme a Genovese e alla compagna, di avere assunto una sostanza stupefacente che lei riteneva essere 2CB (la cosiddetta cocaina rosa, in realtà una sostanza psichedelica sintetica), e di essersi fidata proprio perché in stanza c'era anche la fidanzata di Genovese.

Presto ha iniziato a sentirsi in uno stato allucinogeno: «Tentavo di alzarmi tra un divano e l'altro, ma ricadevo sempre in posizione seduta. Successivamente sono venuta a sapere che a portarmi fuori dalla stanza, dopo sei ore, sono stati Alberto e Sara a braccia», ha dichiarato alla squadra mobile di Milano aggiungendo di essersi risvegliata con dolori in vari punti del corpo e anche lividi. Il giorno successivo, Sara le avrebbe chiesto anche scusa per quanto successo.

La terza presunta violenza sessuale

Intanto, sempre in riferimento alla vacanza a Ibiza, è emerso un terzo episodio di presunta violenza sessuale, a danni di un'altra ragazza che ha raccontato mercoledì a Ore 14 (su Rai Due) un Genovese «aggressivo, che ha iniziato a toccarmi le spalle, un fianco e poi il sedere» mentre ballavano. La giovane ha proseguito il suo racconto dicendo di avere «chiesto l'aiuto della sua ragazza» ma che Genovese «ci ha buttato sul letto e continuava in tutti i modi a toccarci, era un continuo e io non sapevo come tirarmi indietro». E' poi riuscita a "scappare" in bagno per chiedere aiuto telefonicamente al suo fidanzato e ha concluso: «Quando Genovese si è accorto, si è arrabbiato e mi ha spinto fuori dalla stanza seminuda». 

E sono sempre in corso le analisi sui filmati di sorveglianza della casa di Milano, in occasione di altre feste del passato.

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