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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Milano, Genovese nega stupri: "Ragazze consapevoli, sapevano che era droga party"

L'imprenditore del web si è professato innocente sia per lo stupro della modella 23enne a Ibiza a luglio sia per quello della modella 18enne nel suo attico di Milano

Ha negato tutte le accuse di violenza sessuale Alberto Genovese, l'imprenditore 43enne fondatore di note start-up digitali, arrestato lo scorso 6 novembre con l'accusa di aver stuprato una ragazza di 18 anni dopo averla stordita con un mix di droghe.

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L'uomo, interrogato dal giudice delle indagini preliminari, si è detto innocente anche rispetto all'accusa di aver stuprato la modella 23enne a Ibiza a luglio. Dopo la denuncia della giovane era scattata nei suoi confronti la seconda ordinanza di custodia cautelare. In base a quanto trapelato, il 43enne ha sostenuto che la modella e tutte le altre ragazze che partecipavano ai suoi festini a base di droga e andavano nella sua stanza, lo facevano consapevolmente.

L'imprenditore, i cui legali la scorsa settimana avevano chiesto i domiciliari per permettergli di disintossicarsi dalla droga, avrebbe spiegato al magistrato il 'sistema' che c'era alla base delle sue feste, in cui lui metteva a disposizione "tutto", compresa gran parte della cocaina che, comunque, di solito portavano gli uomini.

Le accuse di violenza sessuale

L'integrazione della misura cautelare per Genovese, giunta nei giorni scorsi, è stata comminata dal gip per gravi indizi di reato: dalle indagini è emerso che avrebbe sottoposto la vittima, la modella 23enne, a ripetuti atti di violenza sessuale per almeno quattro ore, nella notte tra il 9 e il 10 luglio; secondo il gip, la giovane era stata posta in una condizione semi-incosciente proprio dall'imprenditore, per cui il fatto che non si ricordi i dettagli di quanto avvenuto non scalfisce l'impianto d'accusa. In quella circostanza, la vittima ha riferito di ricordarsi di non essersi sentita bene e di essere stata portata fuori dalla camera con l'aiuto anche dell'ex fidanzata di Genovese. 

L'imprenditore è accusato anche di altri sette episodi di violenza. Il primo riguarda un altro episodio ai danni della stessa 23enne a Milano a giugno, prima dunque del fatto di Ibiza: in questo caso, il gip ha ritenuto che non vi fossero estremi per l'abuso visto che l'approccio sessuale di Genovese non sarebbe proseguito dopo il rifiuto da parte della ragazza.

Gli altri sei casi riguardano due ragazze di 20 e 22 anni che, di recente, hanno parlato di quanto avvenuto anche ai mass media e uscendo dall'anonimato. La 20enne avrebbe subito cinque abusi a Milano tra il mese di marzo del 2019 e il mese di novembre del 2020, la 22enne avrebbe invece subito un abuso sempre nel mese di luglio 2020 a Ibiza, ma il gip avrebbe rilevato alcune contraddizioni nelle testimonianze delle due ragazze e quindi non avrebbe ritenuto di comminare la custodia in carcere anche per questi episodi.

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