Violenza sessuale, Genovese offre 155mila euro a vittime ma loro rifiutano

L'imprenditore Alberto Genovese, che ha chiesto il rito abbreviato nel processo per due violenze sessuali, ha offerto un totale di circa 155mila euro alle due vittime, le quali hanno entrambe rifiutato.

I risarcimenti sarebbero stati offerti nell'udienza del 5 aprile, davanti al gup di Milano Chiara Valori, dalla difesa di Alberto Genovese, imputato con l'accusa di aver violentato, dopo averle rese incoscienti con un mix di droghe, due ragazze: una 18enne durante la festa nell'ottobre del 2020 nel suo attico in centro, 'Terrazza Sentimento', e una 23enne il luglio dell'anno prima, nella sua villa a Ibiza.

Le giovani, entrambe modelle, hanno fatto sapere attraverso i loro avvocati che rifiutavano le proposte di risarcimento, rimanendo parti civili per gli eventuali risarcimenti danni nel processo. Genovese, nello specifico, avrebbe proposto 130mila euro alla ragazza che denunciandolo lo fece arrestare a Milano, all'epoca 18enne, assistita dal legale Luigi Liguori e che ha già dovuto affrontare spese per quasi 25mila euro solo per cure mediche. Mentre una seconda offerta, pari a circa 25mila euro, è stata fatta alla ragazza che avrebbe subito violenza a Ibiza.

Imputata per concorso nella violenza avvenuta in Spagna anche l'ex fidanzata di Genovese, la quale a sua volta ha chiesto il rito abbreviato e avrebbe proposto un risarcimento alla ragazza. L'imprenditore del web ha richiesto come condizioni dell'abbreviato il suo interrogatorio, l'audizione di due consulenti medico legali sul suo stato di salute, l'acquisizione di testimonianze rese ai difensori, di contenuti dei profili social della vittima 18enne e di consulenze mediche sul danno arrecato alla ragazza e sulle proprie condizioni mentali. Ha accettato un risarcimento a titolo di acconto solo una delle associazioni costituitesi parti civili.